13 maggio, Cronache, Salone del Libro 2024

Guerra! Parole, storie e canzoni per capire che ci serve la pace


Maria Faudella e Luigi Gaudio, 3H

I.C. Peyron - Torino

“Quest’anno la parola guerra ci fa più paura rispetto agli altri anni, perché ultimamente questo termine è sempre più noto nel nostro vocabolario”.

Così inizia l’incontro Eros Miari, con gli scrittori Sergio Badino con Mille papaveri rossi, Piemme; Nico Piro con Se vuoi la pace conosci la guerra, HarperCollins; Daniele Aristarco con Come essere vento, Mondadori. 

Durante questo evento, gli scrittori hanno espresso il loro punto di vista sul tema della guerra e della pace, che oggi, come non mai, ci tocca personalmente a livello emotivo.

Sergio Badino ha deciso di affrontare questo tema attraverso la scrittura di un libro che narra di come la guerra influisca sulla vita delle persone e come la stravolga. Ha raccontato ciò in modo che apparentemente può sembrare insolito: è partito raccontando la vita di un soldato basandosi sulla canzone del cantautore Fabrizio De André “La guerra di Piero”. Piero, un ragazzo che durante la sua infanzia, insieme ai suoi amici Nina e Luigi, con la quale si divertiva a giocare  nei campi di grano, viene chiamato al fronte. Durante la guerra si ritrovò a passare in un campo di papaveri che gli ricordò la sua infanzia e incontrò un soldato “con la divisa di un altro colore”.

Nico Piro, scrittore e giornalista inviato del Tg3, ci ha fatto riflettere sull’importanza di conoscere la guerra per raggiungere la pace, come viene citato nel titolo del suo libro. Il messaggio che vuole trasmettere è che molti prendono la guerra come un gioco e un divertimento, ma se tutti conoscessero veramente le atrocità che causa, cercherebbero di evitarla: “La prima vittima della guerra è la verità”, perché come sostiene l’autore, le guerre non sono né sante, né giuste ma solo giustificata.

Daniele Aristarco, con il suo libro, racconta del più grande desiderio che si ha durante la guerra: quello che il vento porti via violenza, dissidi e contraddizioni. Questo è quello che si augura, Irene, la protagonista del libro.

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