Cronache, Internazionale Ferrara 2022

Tra utopia e nuove sfide: le città (in)visibili di domani


Roberta Micalizzi, Francesco Vitali


<<Terra, perché un posto più bello non c’era…>>: il ritornello di Terra della band Eugenio in Via di Gioia apre l’incontro Le città (in)visibili tenutosi nella mattina della prima giornata del festival di Internazionale 2022 presso il Cinema Apollo a Ferrara al quale hanno partecipato in qualità di relatori il cantante del gruppo Eugenio Cesaro, l’architetta urbanista Lorenza Baroncelli con il piccolo Diego e Antonio Parenti, membro della Commissione Europea. Federico Taddia, moderatore dell’evento, ha chiesto agli ospiti di dare la loro definizione della parola città.

Secondo Baroncelli non si tratta più solo di strade e palazzi, come si usava pensare un tempo, ma di una realtà più complessa e dinamica costituita anche -e soprattutto- da modi di vivere, scelte politiche e cittadini. “Città” è sinonimo di casa per Eugenio Cesaro che ha iniziato la sua carriera per le strade di Torino; Antonio Parenti, nel rispondere, si è soffermato sul New European Bauhaus, un progetto promosso dall’Ue incentrato sullo sviluppo sostenibile delle sue città, e in seguito, l’importanza dei centri storici per queste e per noi cittadini. 

Proprio il centro di Ferrara ha fatto da cornice al contributo degli studenti del liceo L.Ariosto che hanno inscenato un dialogo tra il duca Ercole I d’Este e l’architetto Biagio Rossetti sulla Ferrara di ieri e di oggi individuando problematiche e proponendo soluzioni. A partire dal degrado di Via del Lavoro e della zona della stazione, i ragazzi hanno suggerito alternative per riqualificare queste zone attraverso la creazione di aree verdi per favorire anche la socialità, il tutto accompagnato dalle note della melodia del mandolino suonato da una studentesse del liceo.

Commentando questo intervento l’architetta, ha evidenziato come per migliorare l’ambiente urbano sia importante migliorare se stessi e le proprie abitudini, ma anche ripensare i meccanismi della politica in quanto, nonostante colgano le soluzioni ai problemi ne rendono difficile la realizzazione.

Il contributo delle scuole è proseguito poi con la proiezione del video del liceo Dosso Dossi intitolato Apeiron, una città senza limiti nella quale Logos e Chaos si intrecciano che ha descritto una città immaginaria perfetta; affinché possano esistere davvero città come questa il commissario europeo Antonio Parenti ha incoraggiato i giovani a interessarsi alla politica, guardando con una certa preoccupazione i dati della scarsa affluenza alle urne delle recenti elezioni politiche. Solo se ciò avverrà le città potranno essere flessibili e dunque capaci di rispondere alle nuove sfide e ai cambiamenti che è stato necessario apportare negli ultimi anni a causa delle numerose crisi che dal 2008 il mondo ha dovuto affrontare, a partire da quella economica, per poi passare a quella climatica, sociale e arrivando alle più recenti sanitaria ed energetica.

Ha chiuso l’incontro l’esibizione del cantante degli Eugenio in Via di Gioia che ha trascinato il pubblico con il suo entusiasmo visionario capace di immaginare scenari sempre nuovi.

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