Cronache, Portici di Carta 2025

Torino, una biblioteca a cielo aperto


Ava Barber, Matteo Farina

Liceo Classico Vittorio Alfieri - Torino

Tornano, con l’evento di “Portici di Carta”, anche le camminate letterarie, un’opportunità per vivere e scoprire la città attraverso la letteratura. Durante questo percorso guidato tra le strade di Torino, vengono affrontate le memorie letterarie dell’intero quartiere di Vanchiglia, mettendo in evidenza alcuni tra gli autori italiani più rinomati tra cui Giacomo de Benedetti, Pietro Gobetti, Cesare Pavese, Nietzsche e molti altri. Tra tutti però il più legato a questa città, sia dal punto di vista letterario che emotivo, è Italo Calvino, narratore tra i più significativi del ‘900 italiano. Da Ernesto Ferrero sappiamo che fu un personaggio estremamente curioso, solito girare per la città in ciabatte e maglioni colorati. Nato a Cuba e cresciuto a Sanremo, una volta trasferitosi a Torino vive la grande città andando subito a cercare il fiume che gli ricorda il mare, tanto che era solito ammirare dalla sua finestra il Po. E’ proprio sulle sue sponde che ambienta molti dei suoi romanzi, tra cui “I giovani del Po”, che ci offre una descrizione vivida della natura torinese e come viene vissuta dai cittadini.

La camminata si è conclusa ai piedi della Mole Antonelliana, simbolo architettonico di Torino e progettata da Alessandro Antonelli. Fu inizialmente concepita come Sinagoga, prima di essere acquistata dal Comune per farne un monumento all’unità nazionale. L’imponenza della Mole continua a suscitare stupore in chi la vede, tantoché Nietzsche la definì “il monumento più geniale mai costruito“.

 

 

 

 

 

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