10 maggio, Cronache, Salone del Libro 2024

Studiare per amore


Sara Baroncelli, Ingrid Rivalta

Liceo Classico Vittorio Alfieri - Torino

“Una vera gioia leggere un libro così!”

Beppe Severgnini presenta il romanzo Studiare per amore di Nicola Gardini, docente di Letteratura italiana e comparata all’Università di Oxford. 

“Prendete una matita quando leggete”, raccomanda l’autore: “la matita crea una relazione con il libro, è come un abbraccio, come un bacio o una carezza”.   Dobbiamo immaginare ciò che ci troviamo a studiare come un bel panorama, ampio e complesso.

Come in ogni panorama che si rispetti alcune parti sono nitide ed evidenti, altre nascoste e difficili da notare: bisogna illuminare le parti oscure, come fanno i lampi durante un temporale. 

Lo studio però, non ha per oggetto solo i libri e le aule scolastiche, ma anche le persone. Se imparassimo a sviluppare un rapporto sincero e profondo con noi stessi e a riporre fiducia negli altri, potremmo evitare incomprensioni, litigi e delusioni. 

Nicola Gardini porta la parola “studio” al di fuori dell’istituzione scolastica, togliendole i significati più sgradevoli: senso del dovere, obbligo e mera valutazione. 

Studiare per amore non solo ci rende più consapevoli riguardo al mondo che ci circonda, ma da anche l’opportunità di avvicinarsi alle persone con dolcezza e sensibilità. 

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