Cronache, Salone del libro 2021

Spillover: uno sguardo dietro la pandemia con David Quammen


Ilaria Boules e Alessandra Troiano - Liceo Alfieri di Torino


Oggi, sabato 16 ottobre, si è svolta al Salone Internazionale del Libro la conferenza su Spillover di David Quammen, in collegamento online. 

Tema centrale è stato il ruolo della pandemia, su cui è incentrato lo stesso Spillover: Quammen sostiene che l’arrivo del virus era prevedibile, sia per gli scienziati che per i leader politici, e sperava che il suo libro potesse essere un ammonimento a cambiare il corso degli eventi, ma si è rivelato, invece, una profezia.

L’allarme pandemico si è concretizzato dopo essere stato ignorato, siccome rappresentava un costo da un punto di vista economico, in termini di vite umane e politico: ciò ha giocato un ruolo cruciale in paesi come Stati Uniti e Italia, entrambe accomunate dalla pessima gestione governativa che ha permesso la diffusione del virus.

Questa cecità non caratterizza solo la pandemia, ma anche altri problemi d’attualità, primo fra tutti l’emergenza climatica, che è, fra l’altro, strettamente correlata al primo. Una delle poche differenze consiste nelle tempistiche: se l’epidemia è scoppiata improvvisamente e ci ha colto impreparati, la questione climatica viene ormai ignorata da decenni. 

Un virus si diffonde facendo errori nel copiare il proprio genoma e così ha l’opportunità di evolversi per migliorarsi attraverso il medesimo processo: si moltiplica il maggior numero di volte possibile, trasmettendo le copie nello spazio e nel tempo. Lo scopo virale non è uccidere, ma sopravvivere. 

Quammen ci dice poi che abbiamo bisogno di nuovi e migliori leader politici, che sappiano fare scelte di consumo adeguate al problema e che non lo strumentalizzino, come è successo riguardo all’origine del Coronavirus. Ad oggi proprio questo tema è ancora oggetto di controversia, creando la necessità di studi ulteriori, anche se esperti scienziati sono d’accordo sull’origine naturale di tale virus, arrivato appunto per spillover dagli animali. 

In questa ricerca, secondo l’autore, la letteratura ha un ruolo fondamentale nella nostra vita, non solo in quanto mezzo di diffusione, ma anche di intrattenimento ed ispirazione e va apprezzata in quanto arte: solo così si può parlare al pubblico dell’arduo lavoro e delle lotte degli scienziati.

Quammen racconta che la lettura è sempre stato un suo interesse ma non si aspettava di arrivare a diventare un divulgatore scientifico, quindi iniziò scrivendo romanzi, accorgendosi presto del bisogno di essere necessario alla società, e avvicinandosi così alla saggistica, per trattare temi che devono essere contemporaneamente importanti ed interessanti. 

Il suo processo di scrittura comincia sempre informandosi sui vari scienziati, decidendo quali consultare, e selezionando il numero attuale di 93 intervistati; dopodiché parte all’avventura, recandosi fisicamente nei luoghi d’interesse, anche se ciò è stato chiaramente rallentato dal periodo di pandemia che stiamo vivendo.

Esempio di questo processo creativo è L’Albero Intricato, libro che tratta numerose scoperte della fine del ventesimo secolo, dove si accorge che tanti processi non sono avvenuti secondo le “semplici” leggi di Darwin: assieme al biologo Carl Woese ha scoperto il trasferimento genico orizzontale, secondo cui geni e virus possono spostarsi in altre specie. 

Secondo Quammen, queste scoperte sono fondamentali per farci capire il nostro ruolo nella natura e la misura in cui ne facciamo parte. 

La conferenza si è rivelata molto interessante, fondamentale per una corretta e approfondita lettura della pandemia, per permettere di analizzare concretamente la veridicità di informazioni che non vanno assorbite senza consultare le giuste fonti.

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