Scaffale

L’onda


Nicolò Fiocchi classe 5A


Autore/Autrice del libro

Todd Strasser

Editore

BUR

Titolo del libro

Un professore di storia della scuola superiore, Ben Ross, tiene una lezione sugli orrori del nazismo a una classe dell’ultimo anno e rimane colpito dalle domande dei suoi studenti al punto da decidere di mettere in atto un esperimento. Poiché i ragazzi chiedevano perché i tedeschi non si fossero accorti prima della pericolosità dei nazisti, Ross decide di creare lui stesso un movimento, che chiama “onda”. Il movimento prevede che i suoi membri si sottopongano ad un rito di iniziazione e rispettino una serie di regole. Gli studenti, all’inizio riluttanti, cominciano a seguire sempre più assiduamente le lezioni del professore e a svolgere regolarmente i compiti. Ciò che l’onda predica comincia ad essere usato anche nella fallimentare squadra di football per risollevare gli animi e instillare la disciplina nei giocatori. Ma poi l’onda comincia a sfuggire di mano a Ross, quando i non aderenti cominciano ad essere malvisti e addirittura malmenati. Ross, infine, grazie ai consigli della moglie e alle pressioni del preside e dei genitori degli alunni, capisce di essersi spinto troppo oltre e decide di chiudere la questione con un piano astuto.

Perché leggere questo libro

Il romanzo è un’ottima lettura perché affronta le domande che capita di porsi quando si leggono e si ricordano le atrocità compiute dal nazismo: “Perché nessuno se ne è accorto prima? Potrà mai accadere una seconda volta? Abbiamo davvero imparato dai nostri errori?”. Il libro, incentrato sul processo della completa sparizione dell’individualità, dà una risposta inquietante e negativa a queste domande. L’uniformità permette sicuramente a certi personaggi del romanzo di essere qualcuno e di sentirsi meglio, ma è evidente che l’incapacità di decidere per se stessi in nome del rispetto delle regole imposte dall’alto è raffigurata come estremamente negativa, espressione dell’immoralità e “antiumanità” di ogni gruppo che nega il singolo.

A chi può piacere questo libro

Consiglio questo libro a chi sia interessato all’argomento della responsabilità individuale e voglia vederlo sotto un punto di visto diverso e affascinante.

Una frase del libro da conservare

Amy Smith alzò subito la mano.

“Sì, Amy?”.

“I tedeschi erano tutti nazisti?”, chiese.

Ben scosse la testa. “No. In realtà gli iscritti al partito nazista erano meno del dieci per cento della popolazione tedesca”.

“E allora perché nessuno ha cercato di fermarli?”.

L’autore/autrice di questa recensione viene da

Bologna

Scuola

Liceo Classico Luigi Galvani

Il romanzo è un’ottima lettura perché affronta le domande che capita di porsi quando si leggono e si ricordano le atrocità compiute dal nazismo: “Perché nessuno se ne è accorto prima? Potrà mai accadere una seconda volta? Abbiamo davvero imparato dai nostri errori?”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *