Laboratorio, Un libro tante scuole

Presa di coscienza


Benedetto Pedrazzini e Alessandro Nessi

Liceo classico e scientifico Alessandro Volta - Como

Nome Scuola

Liceo classico e scientifico Alessandro Volta

Città Scuola

Como

Una cosa che ti ha colpito

Ci ha colpito il modo in cui in questo libro si può osservare una trasformazione graduale del protagonista grazie  all’incontro con il giovane Monteiro Rossi, di orientamento antifascista. Inizialmente, egli risulta essere indifferente alla politica del regime salazarista, mentre sembra molto preso dal proprio lavoro, come capo della pagina culturale del giornale “Lisboa” e molto legato al passato, soprattutto dopo la morte della moglie. Tuttavia, l’incontro con Monteiro Rossi lo mette in contatto con gli ideali antifascisti e lo spinge a prendere una posizione contraria al regime di Salazar. Ciò lo porterà a compiere diversi atti di piccola resistenza contro il governo, come dare asilo a un ricercato, la pubblicazione di un articolo di denuncia contro lo Stato e la detenzione di passaporto falsi. Questa trasformazione politica avviene anche a livello personale: Pereira diviene infatti consapevole del fatto che ormai non é più quello del passato, come quando si rende conto di non riuscire più a nuotare bene come quando era  giovane, e lentamente inizia a superare il trauma causato dalla perdita della moglie. Infatti, mentre all’inizio della storia egli spende molto tempo a parlare con la foto della moglie, alla fine del romanzo subisce un distacco emotivo dal quadro, anche se prima di partire si accerta che la cornice con la foto della moglie sia a testa in su nella borsa, così che possa respirare.

Una frase che secondo noi risulta rilevante nel testo è quella di Monteiro Rossi che pronuncia per spiegare il motivo per cui ha dovuto chiedere l’aiuto della moglie per scrivere i necrologi: “Gridano viva la muerte, e io di morte non so scrivere, a me piace la vita, dottor Pereira, e da solo non sarei mai stato in grado di fare necrologi, di parlare della morte, davvero non sono in grado di parlarne”.   

 

Un’altra cosa che ti ha colpito

Questa trasformazione é la prova di come l’incontro con nuove persone con un pensiero diverso dal nostro possa portare a dei profondi cambiamenti ideologici e personali e come il passaggio da passività, sia a livello politico che nei confronti dei cambiamenti della vita, a consapevolezza può portare a trovare uno scopo nella vita. Un episodio che ci ha particolarmente colpito è quello in cui Pereira, prima di fuggire definitivamente dal Portogallo, passa dal suo ufficio sulla Rua da Rodrigo de Fonseca per recuperare dalla sua scrivania la cartella “necrologi”, in cui erano contenuti gli articoli scritti da Monteiro Rossi e dalla sua fidanzata Marta, mai pubblicati perché inadatti. Pereira fa questo probabilmente per portare con sé un ricordo dell’amico morto, ma forse anche perché quegli articoli che all’inizio gli sembravano inadeguati, iniziano a prendere sempre più senso. 

Una frase del libro da conservare

Una frase che secondo noi risulta rilevante nel testo è quella di Monteiro Rossi che pronuncia per spiegare il motivo per cui ha dovuto chiedere l’aiuto della fidanzata per scrivere i necrologi: “Gridano viva la muerte, e io di morte non so scrivere, a me piace la vita, dottor Pereira, e da solo non sarei mai stato in grado di fare necrologi, di parlare della morte, davvero non sono in grado di parlarne”.    

 

Testo di anteprima del post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *