Un libro tante scuole

Nunziata e la condizione femminile


Ahi Romina, Amoako David Yaw, Bertolani Tina, Garofalo Giuseppe e Giammarusti Viola della 1AT dell'Elsa Morante di Sassuolo


Una cosa che ti ha colpito

Fin da subito viene messo in evidenza il predominio che Wilhelm ha nei confronti di Nunziata.

Una frase del libro da conservare

Allora, io potei vedere la paura enorme ch’essa aveva di lui: pareva dovesse affrontare un brigante armato, e stava là, combattuta fra l’ubbidienza e la disubbidienza, senza poter decidere quale delle due la spaventasse di più.

Leggendo “L’isola di Arturo” di Elsa Morante si possono riscontrare molte tematiche e realtà che, purtroppo, persistono ancora al giorno d’oggi. 

Uno degli argomenti che viene trattato in maniera molto specifica è la condizione di vita a cui la donna veniva costretta a sottostare fino a pochi anni fa. 

Elsa Morante introduce questa tematica con il personaggio di Nunziata, la sposa bambina costretta al matrimonio con Wilhelm Gerace, il padre di Arturo, a soli sedici anni d’età. 

Fin da subito viene messo in evidenza il predominio che Wilhelm ha nei confronti di Nunziata: il suo modo di riferirsi a lei, il suo modo di parlarle, il suo modo di toccarla, tutti questi elementi ci fanno capire fin da subito quanto la relazione tra il padre di Arturo e la giovane ragazza sia tossica e malsana, specialmente per quest’ultima.

Più volte viene esplicitato che le donne, a quell’epoca, per molti, non erano altro che cuoche e madri, nate per stare al cospetto degli uomini. 

Nunziata, nel corso della narrazione, viene umiliata costantemente sia da Wilhelm che da Arturo senza alcuna motivazione apparente. 

Più volte Wilhelm esplicita il suo odio verso il genere femminile, senza curarsi di ferire i sentimenti di Nunziata che, per lui, non è altro che una serva. Vengono dette cose esplicite e ,a tratti, destabilizzanti, per ferire l’orgoglio e la dignità della ragazza. Leggendo la storia dal punto di vista di Arturo è triste vedere il modo in cui certi stereotipi e certe idee venivano inculcate nella mente delle persone fin dalla giovane età. 

Il modo in cui anche Arturo inizia a trattare male Nunziata dopo aver visto il padre farlo lascia una strana amarezza nella bocca di chi legge.

Il libro apre di certo gli occhi sulla condizione femminile di quei tempi, ma ciò che c’è da tenere bene a mente è che questa è, a malincuore, una realtà ancora presente ai giorni nostri in fin troppe parti del mondo.

Nonostante il romanzo sia stato scritto quasi novant’anni fa, rimane sempre molto attuale e descrive una realtà a cui molte bambine/ragazze vengono costrette a sottostare per volere dei genitori. 

È una condizione, eufemisticamente, spiacevole che dovrebbe essere abolita in qualsiasi parte del mondo per lasciare che ogni persona possa avere un’infanzia e un’adolescenza adeguata senza essere costretta in matrimonio. 

Questo romanzo apre gli occhi su tante tematiche importanti che la società odierna dovrebbe iniziare ad abolire per costruire una collettività più unita e felice.

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