Un libro tante scuole

Memorie di un fanciullo


Luigi Aragosa, Carmen Novizio, Maria Pia Pollastro, Michela Ermelinda Esposito


Una cosa che ti ha colpito

Le descrizioni minuziose.

Una frase del libro da conservare

“Qua,dentro questo orologio, io ci ho rinchiuso il mio cuore. Tieni, ti do il mio cuore.Dovunque tu sia, vicino o lontano da me, il giorno che questo orologio cesserà di battere, anche il mio cuore avrà cessato di battere!“

L’Isola di Arturo è un romanzo che narra di coraggio, avventura, sogni, insicurezza, affetto. In sintesi, narra di Arturo, un ragazzo rimasto orfano di madre alla nascita il cui unico desiderio è quello di viaggiare per il mondo assieme al padre, figura da lui idolatrata, che nel suo immaginario impersona l’eroe perfetto delle favole dai capelli biondi e gli occhi azzurri. Wilhelm Gerace si distingue con queste caratteristiche dai procidani e dal suo stesso figlio, in quanto non possedevano tali “bellezze”.
Elsa Morante, autrice del romanzo, attraverso le sue suggestive e dettagliate descrizioni ci apre le porte della magica isola di Procida; invogliandoci a fare un tuffo in quel mare fresco e cristallino che si posa sulla riva come rugiada, nel quale il giovane protagonista è cresciuto, sognando un giorno di attraversarlo.
“Come una foresta toccata dall’incanto, l’isola nascondeva sepolte in letargo le creature fantastiche dell’estate” attraverso queste parole l’autrice ci fornisce una presentazione quasi onirica dell’isola definita “una fortezza in mezzo al mare” in cui gli abitanti presentano caratteristiche peculiari tanto da sembrare un’unica famiglia, inoltre sono scontrosi, taciturni e solitari.
Concludiamo con questa citazione riguardante la caducità della vita: “E aspettavo, come un segno di maturità meravigliosa, che quell’unica torbidezza – la morte – per me si sciogliesse nella limpidezza della realtà, come un fumo in un’atmosfera trasparente”.

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