Una cosa che ti ha colpito
L’evoluzione del personaggio di Arturo, in particolare il cambiamento del suo carattere. È stato di forte impatto anche il vivere in prima persona le dinamiche interpersonali del protagonista, soprattutto analizzarne il mutamento.
Un’altra cosa che ti ha colpito
Il rapporto tra Arturo e il padre. Lo reputiamo uno dei temi fondamentali e ci ha colpito la creazione di un idolo da parte del protagonista, rappresentato proprio da Wilhelm.
L’ostinazione del ragazzo nell’amore quasi ossessivo per il padre ci ha destato interesse ma anche compassione, specialmente verso la conclusione del libro.
Una frase del libro da conservare
” Presto, ormai, per me, incomincerebbe finalmente l’età desiderata in cui non sarei più un ragazzino, ma un uomo; e lui, il mare, simile a un compagno che finora aveva sempre giocato assieme a me e s’era fatto grande assieme a me, mi porterebbe via con lui a conoscere gli oceani, e tutte le altre terre, e tutta la vita!”
Se questo libro fosse una canzone
“Siamo solo noi” di Vasco Rossi
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- Il libro è un progressivo crescendo: dall’incipit lento e talvolta noioso si passa ad uno sviluppo avvincente per poi concludere in maniera misteriosa.
Abbiamo concordato sul fatto che diverse descrizioni appesantiscono la lettura fermando la narrazione su dettagli soggettivamente futili.
La trama diventa intrigante quando subentrano nuovi personaggi e di conseguenza le dinamiche mutano.
Il finale vago ci porta a fantasticare sulle avventure future di Arturo e degli altri personaggi, ma, d’altro canto, suscita delusione perché distrugge la nostra “speranza” di una degna conclusione che avrebbe premiato i sentimenti del giovane rispetto alla sua razionalità.
In generale è una lettura valida che consigliamo soprattutto ai nostri coetanei, ma la riteniamo “universale” in quanto accessibile anche a chi vive il clima della post adolescenza.