Un libro tante scuole

L’isola di Arturo


3 D


Una cosa che ti ha colpito

Il desiderio gioioso e disperato di felicità piena, l’ “apparir del vero”, la nostalgia della fanciullezza.

Le emozioni di un tempo che non si è spento del tutto, proprio come una vecchia stella che resiste tenace nel buio del mondo.

Un’altra cosa che ti ha colpito

Il ricordo finale del padre : il modo con cui Arturo sente svanire la “favola” che ha costruito e, insieme, il dolore provato nella fanciullezza.

La capacità con cui continua ad amarlo proprio ora che il mito è caduto: “Per me, tu resterai, sempre il più bello.”

Una frase del libro da conservare

“Io, da quando sono nato non ho aspettato che il giorno pieno, la perfezione della vita: ho sempre saputo che l’isola, e quella mia primitiva felicità, non erano altro che una imperfetta notte; anche gli anni deliziosi con mio padre, anche quelle sere là con lei! erano ancora la notte della vita… E adesso lo so più che mai e aspetto sempre che il mio giorno arrivi, simile a un fratello meraviglioso…”

Se questo libro fosse una canzone

Niccolò Fabi, Costruire (da “Nuovo Mesto”, 2006)

“Chiudi gli occhi/Immagina una gioia/Molto probabilmente/Penseresti a una partenza./Ah si vivesse solo di inizi/Di eccitazioni da prima volta/Quando tutto ti sorprende e/Nulla ti appartiene ancora/Penseresti all’odore di un libro nuovo”

Il desiderio gioioso e disperato di felicità piena, l’ “apparir del vero”, la nostalgia della fanciullezza.

Le emozioni di un tempo che non si è spento del tutto, proprio come una vecchia stella che resiste tenace nel buio del mondo.

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