Una cosa che ti ha colpito
Penso che il tema chiave del libro sia l’evoluzione del personaggio di Arturo, il quale è proprio per questo protagonista. Lungo la storia Arturo si accorge di molte verità che prima ignorava o era incapace di vedere, come la meschinità del padre o il fatto che l’isola non fosse il paradiso terrestre che lui vedeva da piccolo. Però questa evoluzione non si conclude nel libro, poiché il finale è soltanto un nuovo inizio, un modo di mettersi in gioco e maturare ulteriormente da parte di Arturo.
Un’altra cosa che ti ha colpito
Un’altra cosa degna di nota è il tema dell’omosessualità e della misoginia, trattati in modo innovativo per l’epoca in cui venne scritto il libro (1957). Infatti le donne nel romanzo sono descritte nel modo più esagerato possibile, secondo il pensiero del padre di Arturo “tutte brutte e tutte stupide”, in modo tale da estremizzare quella che era una realtà all’epoca (sia dell’ambientazione del libro sia del periodo in cui ha vissuto Elsa Morante) e mostrare quanto sia ridicola. L’omosessualità sembra quasi normalizzata (come se all’epoca non fosse inserita fra le malattie mentali), sempre però senza essere troppo esplicitamente menzionata.
Una frase del libro da conservare
Il sacrificio è la sola e vera perversione umana.
Se questo libro fosse una canzone
La ballata dell’amore cieco
Fabrizio de André
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Gruppo di lettura
Penso che il tema chiave del libro sia l’evoluzione del personaggio di Arturo, il quale è proprio per questo protagonista. Lungo la storia Arturo si accorge di molte verità che prima ignorava o era incapace di vedere, come la meschinità del padre o il fatto che l’isola non fosse il paradiso terrestre che lui vedeva da piccolo. Però questa evoluzione non si conclude nel libro, poiché il finale è soltanto un nuovo inizio, un modo di mettersi in gioco e maturare ulteriormente da parte di Arturo.