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Una cosa che ti ha colpito
Le vicende che accadono nella dimora di Wuthering Heights, da cui deriva il titolo del romanzo, sono narrate dalla governante Ellen Dean, o meglio conosciuta nel libro come Nelly, che ci offre il suo punto di vista sugli avvenimenti che coinvolgono i vari protagonisti di chi li conosce fin dalla loro più tenera età. Nelly, all’inizio della storia, descrive la vita di Heathcliff come “La storia di un cuculo che si è insinuato nella vita di altri”, cioè una persona che si intrufola nella vita di altri sfruttando le loro ricchezze, e questo ci fa chiedere se effettivamente la governante sia una narratrice affidabile o se invece fosse troppo influenzata dal suo pregiudizio nei confronti di Heathcliff, a tal punto da distorcere gli eventi della vicenda in base alla sua percezione soggettiva.
Ne è un esempio il modo in cui Nelly descrisse il carattere della figlia di Catherine: “Era vivace, ma non scatenata, con un cuore sensibile e fin troppo fervido nei suoi affetti. In questa sua predisposizione alla passione mi ricordava sua madre; eppure non le somigliava, perché sapeva essere dolce e mite come una colomba, e aveva una voce gentile e un’espressione pensosa: la sua collera non era mai furiosa, il suo amore non era mai violento, ma profondo e tenero”. A confutare questa descrizione abbiamo quella di Lockwood quando incontra per la prima volta Catherine durante una visita a Wuthering Heights: lei gli appare come una persona brusca, scontrosa e imbronciata con la fronte costantemente corrugata.
Nonostante Heathcliff abbia inconfutabilmente commesso azioni dalla moralità molto discutibili, è evidente che le vicende sono raccontate da una narratrice che aveva un’opinione negativa nei suoi confronti e, di conseguenza, alcuni eventi potrebbero essere raccontati in maniera esagerata dalla governante oppure no?
Una frase del libro da conservare
“Ora mi fai capire quanto sei stata crudele, crudele e falsa. Perchè mi hai trattato con disprezzo? Perchè hai tradito il tuo stesso cuore, Cathy? Non ho nessuna parola di conforto per te. Te lo sei meritato. Ti sei uccisa da sola. Sì, mi puoi baciare, e piangere; i baci e le lacrime che mi strappi adesso ti distruggeranno, ti faranno dannare. Tu mi amavi, e allora che diritto avevi di lasciarmi? Che diritto – rispondimi – per quel tuo miserabile capriccio di Linton? Perchè non avrebbero potuto separarci né la miseria, né l’umiliazione, né la morte, né nessun’altra cosa che Dio o Satana avrebbero potuto infliggerci, niente: sei stata tu, di tua volontà, a farlo. Non sono stato io a spezzarti il cuore, l’hai spezzato tu; e insieme al tuo, hai spezzato anche il mio. Peggio per me, che sono forte. Se voglio vivere? Che vita sarebbe, quando tu… oh Dio! Piacerebbe, a te, vivere quando la tua anima è chiusa in una tomba?“
Gruppo di lettura
Cime Tempestose è l’unico romanzo pubblicato da Emily Brontë che fu un grande successo e, tutt’oggi, viene considerato un dei più grandi classici gotici della letteratura inglese. Il romanzo è incentrato sull’amore complicato che Heathcliff prova nei confronti di Catherine e dei suoi sentimenti avversi nei confronti degli altri personaggi del libro che esibisce sotto forma di violenza fisica e verbale.