Cime tempestose 2024, Laboratorio, Un libro tante scuole

Un’altra solita storia d’amore? No!


3E

Liceo Simone Morea - Conversano

Nome Scuola

Liceo Simone Morea

Città Scuola

Conversano

Salve a tutti! Siamo la 3E del liceo scientifico Simone – Morea di Conversano (BA). Nel mese di marzo abbiamo iniziato la lettura individuale del libro e settimanalmente ne abbiamo discusso in classe con la nostra docente di Inglese, Paola Rotolo; oggi condividiamo con voi alcune riflessioni emerse dal confronto.

Innanzitutto ci ha particolarmente colpito come l’infanzia della scrittrice abbia influenzato la stesura del suo romanzo, il quale riflette fortemente la sua visione inquieta della vita. L’isolamento ha portato Emily Brontë a sviluppare una fervida immaginazione per evadere dalla realtà e, se da un lato ciò le ha permesso di dare vita a personaggi che forse rispecchiano il carattere a cui aspirava – come Catherine, dall’altro le ha consentito di trasformare la natura in un personaggio rendendola una componente fondamentale per lo sviluppo della storia.

Quando abbiamo iniziato a leggere, poi, ci aspettavamo la solita storia d’amore strappalacrime e piena di felicità. Ci siamo imbattuti invece in due protagonisti che raccontano una storia d’amore tormentata in cui non sempre si vuole il bene dell’altro: “…non mi importerebbe di farti soffrire. Non mi importa nulla delle tue sofferenze perché non dovresti soffrire anche tu come me” p. 204.

A dire il vero ci è voluto un po’ per comprendere la struttura narrativa! La narrazione non lineare, con l’alternanza di flashback e prospettive multiple rispecchia la psicologia ed il comportamento dei personaggi e ci dà la scansione del loro comportamento: solo andando avanti nella lettura entriamo man mano nella mente folle dei due personaggi, i cui comportamenti sono spesso volti a far affondare con loro chi li circonda.

Non sempre abbiamo condiviso il modo di agire dei personaggi… Forse alcuni comportamenti di Catherine possono essere giustificati, poiché nel diciannovesimo secolo le donne vivevano in condizione di libertà nettamente inferiori rispetto a uomini come Heathcliff che, invece, sceglie di compiere azioni manipolatorie ed egoiste.

Stiamo ultimando la lettura e sicuramente terminando il libro incontreremo altre riflessioni che speriamo di poter scambiare al Salone del libro tra qualche settimana!

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