La vicenda si svolge a metà del ‘900, quando la popolazione di Orano viene colpita da un’invasione di topi, veicolo della peste, che contagia la città.
Il protagonista della vicenda è il dottor Rieux, il primo ad accorgersi della presenza dei topi morti nelle vie di Orano. Insieme all’amico Tarou, organizza delle squadre per la cura dei pazienti e mette in quarantena la città.
Camus descrive in modo dettagliato scene atroci, come la morte di bambini, l’agonia, il dolore, il terrore negli occhi della popolazione, che non sapeva come affrontare un’epidemia simile. Gli abitanti di Orano vivono dei forti contrasti: una parte della popolazione continua la sua vita alla ricerca del divertimento, mentre l’altra parte è terrorizzata e si chiude in casa, sperando di sfuggire alla malattia. La peste intanto si trasforma da bubbonica in polmonare e, quindi, diventa più aggressiva.
Nell’intreccio, vengono narrate anche storie secondarie, tra amori, brama di potere e perdita della ragione. Affinché si possa tornare alla normalità, il dottor Rieux e gli amici trovano il siero per la cura della malattia, che salverà la vita a molte persone.