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“Cime tempestose” è un romanzo di storie, un romanzo di vendetta, un romanzo di fantasmi ma è soprattutto un romanzo d’amore. Un amore impossibile, irrefrenabile, sbagliato, che forse noi oggi definiremmo tossico, un amore che li ha distrutti entrambi: Catherine ci è morta ed il signor Heathcliff sembra più morto che vivo, logorato ed ormai spento, come
appare alla fine del libro.
Eppure ha ottenuto tutto ciò che voleva: le due case e la sua vendetta su il signor Edgar Linton che aveva preso il suo grande amore, anche se non sembra che lui ne sia così soddisfatto. Negli ultimi giorni della sua esistenza vede ancora lo spirito di Catherine che si aggira per Wuthering Heights come se qualcosa fosse rimasto sempre lì con lui.
Heathcliff è stato trovato dal signor Earnshaw che era solo un bambino di sei anni, povero e senza nessuno ed alla fine della sua vita lui non è tanto distante da quel ragazzino, certo è molto ricco ma si percepisce in maniera così forte il vuoto che sente dentro di sé: tutto ciò che ha ora non vale nulla, tutto l’odio e la rabbia che ha custodito nel tempo lo hanno portato solo al punto di partenza.
La Bronte ha scritto un libro molto complesso ed intricato e piuttosto distante dal tipico romanzo inglese dell’epoca ma che mi ha molto impressionato, anche se forse per comprenderlo davvero bisogna leggerlo almeno un paio di volte.
Marco De Bernardo, Liceo Marie Curie, 5C