Laboratorio, Un libro tante scuole

Sostiene Pereira, la testimonianza


Gian Luca Dondarini, 3F

ITCS Gaetano Salvemini - Casalecchio di Reno, Bologna

Nome Scuola

ITCS Gaetano Salvemini

Città Scuola

Casalecchio di Reno, Bologna

AUTORE

Antonio Tabucchi

 

EDITORE

Edizione speciale “Un libro tante scuole” del Salone di Torino, in collaborazione con la Feltrinelli Editore. 

 

COPERTINA E GRAFICA 

a cura di Riccardo Falcinelli

 

IL LIBRO

Sostiene Pereira è una delle opere di più grande successo dello scrittore italiano Antonio Tabucchi. L’autore, originario di Pisa,  dopo una vita da traduttore e docente di letteratura portoghese, in una notte d’estate concepì questo capolavoro e lo scrisse in soli due mesi, senza farvi alcuna revisione. Un romanzo scritto di “pancia” come direbbero alcuni critici letterari. Il libro segue la vita di un giornalista di mezza età di nome Pereira, che dirige la pagina culturale di un quotidiano della città di Lisbona, il “Lisboa”. Le vicende si svolgono nella capitale portoghese, durante il regime dittatoriale di Salazar. Pereira è un uomo molto riservato, dedito alla famiglia e inizialmente, disinteressato al mondo che lo circonda. È un uomo completamente assorbito dalla letteratura e dall’assillante pensiero della moglie morta qualche anno prima. Nonostante la sua iniziale riluttanza a trattare di politica, gli incontri di Pereira con il giovane rivoluzionario Monteiro Rossi e le sue convinzioni morali lo portano a sfidare la censura presente in Portogallo e pubblicare un articolo che condanna il regime. Man mano che Pereira diventa più politicamente attivo, inizia ad affrontare anche i suoi “demoni interiori” tra cui il senso di impotenza legato al ricordo della moglie defunta. Il romanzo offre una profonda riflessione sull’oppressione politica, sulla coscienza individuale e sulla capacità umana di resistere anche nelle situazioni più critiche.

 

PERCHÉ LEGGERE QUESTO LIBRO

“Sostiene Pereira” è un romanzo complesso che affronta una serie di temi sociali e di problematiche individuali che  possono essere soggette alla libera interpretazione personale. In questo contesto, uno dei messaggi principali che questo romanzo trasmette è l’importanza del pensiero individuale e della resistenza di fronte all’oppressione politica e morale.

Il romanzo esplora anche il rapporto tra individuo e società, il potere del linguaggio e dei media, e la lotta umana per affrontare il passato e venire a patti con le proprie perdite, nell’accettazione e nell’accoglienza delle conseguenze. Vivendo così il presente. 

Un altro possibile messaggio che il romanzo trasmette è l’importanza della difesa della propria opinione e di quello che è ritenuto giusto a livello oggettivo. Attraverso il personaggio di Pereira, il romanzo mostra quanto sia facile per le persone diventare complici di un sistema oppressivo e le conseguenze del chiudere un occhio davanti all’ingiustizia (omertà). In conclusione, il romanzo suggerisce che gli individui hanno la responsabilità di denunciare l’ingiustizia e di usare la propria voce e le proprie azioni per creare un mondo più giusto e libero.

Il sintagma “sostiene Pereira” apre e chiude il romanzo, spesso apparendo in modo metodico e compulsivo in tutti e venticinque i capitoli dell’opera. Questa ricorrenza diventa un abile espediente narrativo per cercare una forma di distaccamento dagli avvenimenti narrati nel libro e per nascondere la verità dietro al dubbio. Diventa così un inconscio tentativo di assoluzione agli eventi accaduti. Il narratore rimane innominato fino alla fine del romanzo.

 

A CHI PUÒ PIACERE QUESTO LIBRO

Questo libro è adatto a tutti coloro che hanno timore di affrontare le proprie paure e l’opinione altrui. Chiunque legga questo romanzo si può immergere in questa storia lontana ma allo stesso tempo molto vicina alla realtà che siamo costretti a vivere ogni giorno, indipendentemente dai malesseri e dai malumori interiori che proviamo.

 

UNA FRASE DEL LIBRO DA CONSERVARE

“La smetta di frequentare il passato, cerchi di frequentare il futuro”

Questa frase è interessante perché presenta il tipico atteggiamento dell’uomo che si ferma e si intrappola nel proprio passato cercando di riviverlo costantemente attraverso il ricordo. Tramite questa frase, il dottor Cardoso cerca di cambiare la percezione del nostro protagonista legata ai ricordi della propria infanzia, facendolo soffermare sulla capacità  di ogni individuo di agire nel presente, per cambiare la proiezione di se stessi nel futuro.

 

SE QUESTO LIBRO FOSSE UNA CANZONE, UN FILM, UNA SERIE TV

Se questo libro fosse una canzone, sarebbe “Un giorno mi dirai” degli Stadio. Se fosse un film, invece, sarebbe “Lo chiamavano Jeeg Robot”.

Se fosse una serie tv, sarebbe “Lucifer”.

 

L’AUTORE/AUTRICE DI QUESTA RECENSIONE VIENE DA

Gian Luca Dondarini 

 

SCUOLA

I.T.C.S Gaetano Salvemini

GRUPPO DI LETTURA

3ªF

 

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