Perché leggere Cime Tempestose

Ambientato agli inizi dell’Ottocento, in due case contrapposte tra loro, come sono contrapposti tra loro Inferno e Paradiso, disordine e ordine, narra la vicenda di due famiglie, per due generazioni. Si tratta di un romanzo indefinibile, in quanto è stato, e viene ancora oggi, considerato in molti modi diversi: romanzo d’amore, romanzo vittoriano e romanzo d’identità. Il personaggio di Heathcliff ha una natura misteriosa, indecifrabile e definita negli ultimi anni addirittura fluida: perché più che enigmatica, essa cambia più volte, man mano che la storia si sviluppa.
Ma perché leggerlo? E’ un classico scritto quasi centottanta anni fa, cosa potrebbe mai avere da dirci ancora? La risposta sta nella domanda, è un romanzo classico ed i classici si definiscono tali solamente se il messaggio contenuto in loro non ha tempo, ed è proprio il caso di Cime Tempestose. Forse ci parla ancora oggi grazie ai temi trattati, come quello dell’amore tra Heathcliff e Catherine, quello dell’identità e dell’appartenenza, e forse anche quello delle convenzioni sociali, dei pregiudizi e dell’egoismo, che molto spesso ci bloccano dal fare quello che desideriamo veramente. Perché così sono i personaggi della Brontë, o egoisti, oppure fin troppo preoccupati di quello che pensa la gente intorno a loro. Il lettore finisce per non riuscire ad amare completamente un personaggio, esattamente come non riesce nemmeno ad odiare completamente nessun personaggio, per quanto le loro azioni siano orribili, oppure per quanto si siano comportati in modo egoista. Ovviamente le loro motivazioni e le loro azioni sono più complicate di quanto appaia, ma lo lascerò scoprire per se stesso al lettore.
E’ un romanzo che analizza un amore senza fine, causa di odio. Analizza profondamente la psicologia dell’essere umano, a tratti forse ne esagera i sentimenti, ma mai risultando pesante. Coloro che lo leggeranno si sentiranno coinvolti nel vortice di emozioni dei personaggi, accrescendo soprattutto se stessi.