“Non è mai morto nessuno”, questo è il titolo del nuovo libro di Alessandro Mustazzolu che insieme ai colleghi la neurobiologa Beatrice Mautino e il chimico Dario Bressanini, sono stati oggi 10 maggio ospiti del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Durante l’incontro si è affrontato il tema della recidività di molte persone nel seguire abitudini o pratiche nella quotidianità, senza accorgersi di eventuali pericoli o rischi che potrebbero derivarne.
Facciamo un esempio pratico: il bicarbonato spesso viene consigliato come disinfettante per alimenti o smacchiatore per tessuti, ma le fonti scientifiche rinnegano questo uso. Anche l’utilizzo dei cosmetici dopo la data di scadenza è fortemente sconsigliato; quindi è necessario prestare attenzione non solo al termine di utilizzo del prodotto, ma anche a non alterarne la composizione chimica, come diluire con liquidi un mascara o una crema.
Questa tendenza prende il nome di Bias del sopravvissuto, che consiste nel mantenere salde queste abitudini proprio perché “non è mai morto nessuno”.
Abbiamo chiesto agli esperti se anche loro, durante la loro vita, si fossero accorti di star seguendo dei comportamenti abitudinari ma scientificamente scorretti: è stato esilarante scoprire che la neurobiologa Mautino fino a poco tempo fa faceva giocare i suoi nipoti con la farina, e solo dopo essersi confrontata recentemente con l’autore del libro Mustazzolu, è venuta a conoscenza che la farina potrebbe provocare fastidi alle vie respiratorie.
Dobbiamo o no smettere di seguire queste abitudini? Il consiglio degli esperti è che “non bisogna essere paranoici, ma conoscere i rischi!”.