9 maggio, Cronache, Salone del Libro 2024

Mi piace quando i bambini giocano con i miei libri


Sinchetto Andrea e Gaudio Luigi, 3H

I.C. Peyron - Torino

Oggi, giovedì 9 Maggio, presso il Salone del libro di Torino, il famoso scrittore per bambini Davide Calì ha tenuto un piacevole incontro con molti spettatori provenienti dalla scuola dell’infanzia.

Insieme ai suoi illustratori, Marco Paschetta e Marianna Balducci, hanno letto tre delle loro storie preferite: La principessa nasona, Rododendro e Una storia troppo corta, editi rispettivamente da edizioni Clichy, Kite e Giralangolo.

Ne La principessa nasona, come spiegato dall’illustratrice, le immagini sono state realizzate con plastilina modellabile.

Il libro narra di una principessa bellissima che, purtroppo, un giorno si sveglia con un naso esageratamente grande. La particolarità di questo racconto è che il finale della storia è creato dal lettore stesso che, tirando un dado, decide la sorte della principessa tra i cinque possibili finali presenti nel libro stesso.

In Rododendro l’ambientazione è un’ aiuola che, però, agli occhi del protagonista, inspiegabilmente rimpicciolito, sembra una foresta enorme. Nel tentativo di trovare l’uscita da quella gigantesca aiuola Giacomo troverà Flora, una ragazza come lui rimpicciolita. Dopo molto girovagare, i due si convinceranno a smettere di cercare l’uscita e ad accettare la loro nuova piccola vita, ma non per questo insignificante e inadeguata.

Una storia troppo corta ci racconta di un narratore svogliato e di un bambino curioso. A corto di storie da raccontare, il narratore cercherà sempre di rendere il suo racconto il più veloce possibile. La bambina, però, dopo aver ascoltato la cortissima storia di tre porcellini immediatamente mangiati dal lupo cattivo, chiede storie più lunghe e articolate e fa aggiungere sempre più porcellini nella speranza di una storia più lunga. Il narratore però troverà sempre un modo per accellerare i tempi della storia.

Parlando con Calì abbiamo avuto il piacere di chiedergli cosa lo divertisse di più nello scrivere questo tipo di storie.

Mi piace quando i bambini riescono a giocare con le mie storie in modi che nemmeno io pensavo possibili”

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