La letteratura tra identità personale e sociale
“Chi siamo gli uni per gli altri?” , così esordisce la scrittrice statunitense Lois Lowry presentando il suo nuovo libro All’orizzonte. Nei suoi libri Lois cerca di trovare una connessione tra i personaggi, anche attraverso epoche diverse, per raccogliere le vite delle persone e unirle insieme. Possiamo definire Lois Lowry una scrittrice eclettica, portatrice di memorie, perché tratta sempre l’argomento della memoria umana, dell’uso dei ricordi e della storia che viene dimenticata, ogni volta in modo differente. Riprendendo la celebre frase del filosofo George Santayana “Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo”, Lois afferma che il mondo cerca di raggiungere la felicità dimenticandosi delle “cose brutte” che sono accadute in passato.
L’orizzonte, scritto in versi, usa in maniera chirurgica le parole: Lois presta attenzione alle parole messe nel posto giusto con il significato più adatto a quello che si vuole trasmettere.
Viene raccontata la storia di uomini e donne appartenenti a due popoli geograficamente opposti che si scontrano tragicamente nella Seconda guerra mondiale: si parla dei bombardamenti di Pearl Harbor, di Hiroshima e dei piccoli dettagli da tenere in vita per ricordarci di non dimenticare.