Cronache, Salone del Libro 2023

Lo specchio “dell’Italia che legge”


Giulia Malaguti, Sofia Righetto

Liceo Ludovico Ariosto - Ferrara

L’Oval è il diamante del Salone del Libro: nella moderna struttura nata per ospitare i giochi olimpici ci si aggira tra gli stand delle più importanti case editrici.

In un’atmosfera frizzante, calorosa e al tempo stesso spontanea, il Salone si riempie di numerosissimi visitatori che si dividono tra curiose esplorazioni ed eventi con figure eminenti. Conversando con tono conviviale, si comprende chiaramente che il Salone sta rispondendo alla necessità di promozione del mondo editoriale. Purtroppo però, come si evince da un’intervista rubata a Beppe Severgnini, questa manifestazione rappresenta solo “l’Italia che legge”: il fermento culturale che si respira è specchio di una piccola percentuale della popolazione. 

Come promuovere quindi la cultura, e in particolare la lettura? Sempre dalle parole di Severgnini si coglie l’interesse per l’inedito spazio che la lettura si sta ritagliando nei contenuti social e, nell’attesa di capire se le nuove tecnologie saranno utili o meno, ci si affida a un Salone che ancora una volta risponde alle aspettative dei lettori presenti alla manifestazione.

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