17 maggio 2025, Cronache, Salone del Libro 2025

L’evoluzionista riluttante


Margherita Lo Giudice e Caterina Marchini

Liceo Grigoletti + Supertutor - Pordenone e Torino

Nella giornata di sabato 17 maggio, presso la Sala Azzurra si è svolta la presentazione del libro L’evoluzionista riluttante di David Quammen, a cura di Telmo Pievani.

David Quammen è uno scrittore, divulgatore scientifico e giornalista statunitense, il quale ha saputo adattare la sua passione per la scrittura a temi scientifici. Con questo libro invece ricostruisce la vicenda biografica di Darwin e gli anni travagliati. Tra il 1831 e il 1836 Darwin circumnavigò il globo, in un estenuante viaggio, a bordo del brigantino Beagle. Al suo ritorno niente fu più come prima. Con sé, infatti, riportò, a Londra dei taccuini con appunti che costituiranno la base della sua teoria dell’evoluzione.

Nel suo libro Quammen trasforma in parole il suo desiderio di ritrarre Darwin nella sua giovinezza, quando era ancora un ragazzo confuso e con un “terribile segreto”.

Uno dei temi chiave emersi dall’incontro è la riluttanza di Darwin, diviso tra la volontà di divulgare la sua radicale scoperta e il timore di doversi scontrare con una comunità scientifica ancora non pronta ad un tale cambiamento, in quanto conservativa e legata ai valori del passato. Solo 21 anni dopo, nel 1859, riesce a pubblicare il suo libro, L’origine della specie. Lui stesso percepiva la sua teoria come rivoluzionaria e distruttiva, tanto che ne paragonò la divulgazione alla “confessione di un omicidio”. Fino ad allora infatti, vigeva il principio secondo cui tutti gli esseri viventi erano stati creati da Dio perfetti ed immutabili; l’idea che invece potessero essere il prodotto di infinite “trasmutazioni” fu un terremoto che scosse irrimediabilmente le fondamenta della società a lui contemporanea.

Il suo coraggio rivoluzionario deve servire da ispirazione alle future generazioni di scienziati messi a fronte di simili ostacoli.

Concludendo è stato lasciato spazio al pubblico per le domande e sono emersi diversi spunti di riflessione.

Clicca qui per l’intervista!

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