Cronache, Salone del Libro 2022

Le donne e il loro ruolo essenziale in Omero


Viola Andrea Cesale, Gaia Cappelli, Redazione Liceo Alfieri


Elena e Penelope sono davvero così diverse come crediamo? Questa è la domanda a cui cerca di rispondere il professore Giorgio Ieranò, ospite il 20 maggio al SalTo 2022, nel suo ultimo saggio Elena e Penelope. Infedeltà e matrimonio, edito Einaudi. 

Durante l’incontro, insieme all’intervistatrice Valeria Parrella, l’autore esplora due donne capisaldi della mitologia greca, da millenni appiattite nello stereotipo in cui sono state incasellate: Penelope modello di fedeltà, Elena di sensualità e tradimento. Attraverso l’analisi filologica dei classici greci e latini e il confronto tra le varie rappresentazioni dei due personaggi, Ieranò si appresta a un’opera di decostruzione di questi luoghi comuni: Elena e Penelope hanno infatti numerose sfaccettature e personalità complesse. 

Elena nell’Iliade assume il ruolo di narratrice, che tesse la trama delle vicende ed è lei stessa che pronuncia i versi conclusivi del poema anche se è una donna fragile. Andando oltre la narrazione omerica, si scopre che non è solo un’adultera, ma che invece ha vissuto anni di matrimonio felice con Menelao. Nel saggio di Ieranò Penelope perde il carattere passivo attribuitole dalla società e in particolare dalla religione cristiana, ma prende “il boccino della situazione” e si dimostra una donna astuta e intelligente non meno del marito Ulisse. 

La tesi esposta da Ieranò si discosta profondamente dalla chiave di lettura maschile dei poemi omerici, ma li analizza in una prospettiva strettamente femminile.

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