Cronache, Salone del Libro 2022

L’amore per i figli non si sceglie


Martina Leprotti, Elisabeth Ofoelo, Sara Zerbini, redazione Liceo Ariosto


“Non voglio mettere al mondo un figlio non abbastanza intelligente per essere felice, ma cosciente quel tanto che basta per rammaricarsi di essere nato”. Questi sono i pensieri di Polliana, la protagonista del libro La prima figlia di Anna Pavignano, che alla soglia dei quarant’anni deve affrontare un’amniocentesi. Nella completa solitudine della sua camera di ospedale inizia il viaggio nelle preoccupazioni e speranze che la donna ricama attorno al nascituro in un alternarsi di momenti di vita passata e aspettative di vita futura. Il romanzo, presentato da Luciana Littizzetto insieme all’autrice il 19 maggio al Salone del Libro di Torino, pone questioni determinanti legate alla maternità e all’etica in modo da stimolare riflessioni nel lettore. Nel libro la possibilità che il figlio possa nascere con la sindrome di Down rappresenta una metafora dell’imprevedibilità a cui si va incontro quando si diventa genitori. La paura di far nascere un bambino in un mondo così complesso, in cui avrà maggiori difficoltà a integrarsi, va in contrasto con l’amore che si sta iniziando a nutrire per il figlio.

La responsabilità di decidere per un’altra vita, cosa significa essere una buona madre, l’accettazione delle diversità: queste sono le tematiche affrontate durante l’incontro. “L’amore che hai per i figli è diverso da quello per i compagni, perché non li scegli ed è eterno.”

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