11 maggio, Cronache, Salone del Libro 2024

La voce dell’Ucraina attraverso la letteratura


Giulia Lomartire e Sara Saccone

Liceo Classico Alfieri - Torino

“Prendere l’essenziale“: questo è il fulcro di ciò che ci hanno raccontato le due scrittrici ucraine Olga Zhuk e Yarina Grusha, insieme a Christian Rocca, con l’aiuto di Paola Peduzzi l’11 maggio 2024 al Salone.

Olga, ideatrice del “Book Arsenal Festival” di Kiev, ha spiegato le innumerevoli difficoltà legate all’organizzazione dell’evento a partire dalla questione della sicurezza in relazione al conflitto russo-ucraino. Tuttavia, nonostante la complicata situazione, paradossalmente la popolazione ucraina si mostra interessata alla letteratura e ai libri. Questi ultimi sono infatti visti come un importante strumento per espandere la cultura del Paese e non lasciare che questa si disperda nella violenza della guerra. L’autrice conclude il suo discorso citando queste parole:” Peace is not something that we have for granted: we must fight for our future. Despite the fear, we cannot be defeated and we must resist.” ( “La pace non è qualcosa che abbiamo di diritto: dobbiamo lottare per il nostro futuro. Nonostante la paura, non possiamo essere sconfitti e dobbiamo resistere”.)

Yarina, professoressa di letteratura ucraina, traduce in italiano “Il canto della foresta”. Protagonista di questo poema, scritto da Lesja Ukraïnka nel 1911, è la figura femminile che emerge dall’ombra di quella maschile. Parte di questo canto è stato scritto in Georgia, stato che attualmente subisce i colpi dell’aggressione russa. Ad oggi, l’autrice sta lavorando alla continuazione di un manoscritto incompleto lasciato da Viktorija Jurijivna Amelina, attivista e scrittrice scomparsa a causa dei bombardamenti nel luglio 2023 in Ucraina. Viktorija ha infatti sentito l’esigenza di testimoniare i brutali eventi che stavano accadendo nel suo Paese, mettendo al primo posto il suo lavoro da divulgatrice e pagando un prezzo altissimo, quello della vita. Il suo lavoro ha però incoraggiato moltissime persone e ne ha ispirate altrettante: Christian Rocca, giornalista e autore del libro “L’Ucraina siamo noi”, ha anticipato la fondazione di una casa editrice che porterà il nome di Viktorija, in cui i testi tradizionali ucraini verranno tradotti in italiano e viceversa.

Link per l’intervista a Yarina Grusha: https://youtu.be/MlXpwV3AwQg

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