Cronache, Salone del Libro 2022

La poesia ci legge e ci rivela


Martina Leprotti, Elisabeth Ofoelo, Sara Zerbini, redazione Liceo Ariosto


La poesia è circondata da mura altissime di indifferenza e di ignoranza e Poesie da spiaggia ha l’obiettivo di abbatterleL’antologia di poesie di Nicola Crocetti e Jovanotti è stata presentata dagli autori assieme a Valeria Parrella il 19 maggio al Salone del Libro di Torino, suscitando grande interesse negli spettatori. Con la passione e l’entusiasmo che lo contraddistinguono, Jovanotti ha raccontato dell’importanza della poesia non solo nel suo percorso artistico, ma anche nella vita. Crocetti ritiene che Jovanotti sia la persona più giusta per avvicinare il grande pubblico alla poesia, come dimostrato dall’enorme affluenza e partecipazione a un incontro ricco di emozioni, risate e calore. Un libro dal “titolo accogliente e iconico”, nato dalla collaborazione tra il cantautore e l’editore e traduttore di poesie, che ha come filo conduttore il rapporto dell’uomo con il mondo che lo circonda. “L’incontro con la realtà si fa a metà strada con il mondo esterno e quello che siamo noi”, afferma Jovanotti, sostenendo che le poesie hanno il potere di aiutarci nel viaggio verso la conoscenza di noi stessi. Allacciandosi a Itaca di Costantino Kavafis, una delle tre poesie lette nel corso dell’evento assieme a Il porto Testamento, la spiaggia è vista come un approdo sicuro, eterno come la poesia stessa. A differenza delle canzoni, che richiedono musica e ascolto, le poesie sono nude e indipendenti e non necessitano di altri strumenti per esistere, ma restano per sempre nella nostra memoria e ci rassicurano. La poesia ci appartiene ed è un patrimonio da condividere. Non solo la leggiamo, è lei che legge noi. “La poesia indovina in un verso ciò che ci tocca, la poesia ci rivela”.

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