11 maggio, Cronache, Salone del Libro 2024

La libertà come antidoto per salvare l’industria della musica


Chiara Orzelleca, Sara Ramello

Liceo Classico Vittorio Alfieri - Torino

Stefano Senardi, noto produttore discografico, accompagnato dal musicista Manuel Agnelli, non vedeva l’ora di venire alla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Ha realizzato il suo sogno nella terza giornata del Salone presso lo stand “tuttolibri” de La Stampa, presentando il suo nuovo libro La musica è un lampo, edito da Fandango. Possiamo definire questa pubblicazione la galleria dei suoi ricordi, a partire dagli anni Settanta fino al giorno d’oggi: al centro dei suoi racconti possiamo trovare aneddoti e curiosità sulle personalità più celebri nell’industria della musica, tra cui Franco Battiato; quest’ultima collaborazione è stata la realizzazione di un sogno per Senardi, amante della musica in tutte le sue sfaccettature.

Manuel Agnelli esordisce definendolo la leggenda nel mondo della musica e un appassionato vero, non legato agli standard dell’industria discografica italiana.

Cosa unisce questi due artisti? Una grande passione che permette loro di divertirsi, oltre all’affetto e alla stima reciproca che si è andata a rafforzare negli ultimi anni. I due convergono sulla critica al panorama discografico attuale, saturo di attenzioni verso la logica dei numeri, a discapito della cura per la qualità e il talento degli artisti. Questo ha portato lo stesso Agnelli a rivolgere la propria creatività in maniera collaterale alla musica, dedicandosi al teatro, al cinema e alla radio, dove può liberamente esprimere la propria indipendenza e il suo vero amore per la musica.

“Oggi fare musica in totale libertà è impossibile”, ci lasciano con questa amara frase i due artisti, che prevedono che solo un’inversione di tendenza riuscirà a cambiare l’industria discografica e a far emergere i veri talenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *