Cronache, Salone del Libro 2022

Il ricordo di un nonno antifascista


Maria Faudella e Giada Auletta, Scuola Media Peyron 1H


“Lo studio di mio nonno è il luogo in cui è nata la mia passione per la scrittura”.

Elisa Castiglioni ha scritto questo romanzo in onore di suo nonno che ha combattuto per la libertà come partigiano.

Lei ha scoperto solo da adulta, leggendo il suo diario, quello che aveva dovuto affrontare suo nonno durante la guerra; aveva partecipato alla Resistenza dimostrando coraggio e senso dell’onore.

Questa dura esperienza ha ispirato poi il titolo del romanzo perché suo nonno,  durante la sua avventura da partigiano, lo portava sempre sulle spalle, infatti è ancora appeso all’ingresso della casa della scrittrice che lo indossa idealmente ogni giorno quando esce di casa. 

Ha anche preso ispirazione da alcuni libri sulla seconda guerra mondiale, trovati nella stanza di suo nonno.

L’autrice inoltre ricorda che sul diario del nonno erano scritti i nomi dei suoi compagni che erano mancati in guerra; questo mi ha fatto riflettere su quanto il nonno volesse bene ai suoi amici partigiani.

La protagonista del romanzo è Alida, una ragazza fascista per nascita, non per scelta, infatti, solo dopo aver capito la brutalità del fascismo, si accorgerà del suo errore e diventerà partigiana.

E’ stato un incontro emozionante, toccante, ma soprattutto ci ha fatto capire il grande desiderio di raccontare le avventure disperate di suo nonno, che diceva: “La mia libertà non è solo mia, ma inizia con quella degli altri”.

   

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