Cronache, Internazionale Ferrara 2023

Figli delle stelle, figli del caos


Emma Fagan. Abigail Omoh

Liceo Ludovico Ariosto - Ferrara

L’incontro tenutosi al cinema Apollo di Ferrara il primo ottobre aveva come scopo rispondere alle domande più comuni su astrofisica e astronomia, oltre che fare luce sul mestiere dell’astrofisico, attraverso un dialogo appunto tra un’astrofisica e un giornalista appassionato di astronomia.

Le domande più curiose, poste dalla moderatrice, riguardavano la fine dell’universo e la presenza di vita extraterrestre. Su quest’argomento si è soffermato in primo luogo lo scrittore olandese Frank Westermann, citando lo scienziato del diciannovesimo secolo Giovanni Schiaparelli che ipotizzò, dopo aver osservato Marte, che quelli oggi riconosciamo come formazioni rocciose fossero dei canali di irrigazione utilizzati dai Marziani nella coltivazione. L’astrofisica Edwige Pezzulli invece ha fornito una spiegazione più scientifica, segnalando quanto bassa sia la probabilità che la conferma di vita aliena avvenga nel corso della nostra vita. Le nostre osservazioni sono infatti sempre soggette a un tempo molto lungo, trovandosi gli oggetti a miliardi di anni luce.

Sulla fine dell’universo si è invece concentrata l’astrofisica, che ha esposto le due maggiori teorie correnti. Secondo la prima l’universo continuerà ad espandersi al punto da allontanare tutte le particelle infinitamente, disgregando i corpi. La seconda teoria al contrario punta ad un riavvicinamento di tutta la materia, invertendo l’espansione metrica dello spazio fino a che tutta la materia si sarà riconcentrata in un punto molto piccolo dando vita a un secondo Big Bang.

Infine gli speaker si sono soffermati su quanto sia infima l’importanza dell’uomo in relazione alla grandezza dell’universo, relegandoci  per sempre in una periferia.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *