Cronache, Salone del libro 2021

Fahrenheit


Pietro Fiocchi e Sara Rocchietti, Liceo Alfieri


Fahrenheit è un programma radiofonico pomeridiano che abbiamo avuto il piacere di ascoltare dal vivo nello Spazio Rai situato nel padiglione Oval. Il programma, ideato da Marino Sinibaldi, va in onda su Rai Radio 3 dal 27 settembre 1999 e il nome è tratto dal romanzo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. Il programma è stato aperto dall’artista Francesco Bianconi e la conduttrice Loredana Lipperini ha proseguito con la presentazione del primo gruppo di autori: Ernesto Franco, Ilaria Cucchi e Matteo Nucci. L’intervista è stata condotta attraverso temi comuni che permettevano di seguire un percorso letterario unito e coeso.

Il primo ospite è il direttore della casa editrice Einaudi che ha fatto le veci di Daniele del Giudice, scrittore e giornalista mancato il 2 settembre. La scrittura di quest’ultimo viene descritta come visiva e viene usata un’espressione molto significativa: “mania del vedere l’invisibile”.  Si è passati poi a parlare di un libro del 2009 scritto con Marco Paolini, intitolato I-Tigi Racconto per Ustica, che tratta un tema molto caro allo scrittore: i naufragi. Per lui i naufragi erano importanti, infatti visualizzando tutti i mari del mondo si potrebbero vedere tutti i vari naufragi della storia della letteratura, creando uno scenario assai ricco e variegato.  Questo libro rappresenta un mix tra passionalità e razionalità grazie agli stili antitetici dei due autori. Per loro scrivere un’opera che trattasse di un disastro rimasto passati molti anni un mistero irrisolto significava dare dignità alla storia. Egli sente responsabilità nei confronti del lettore: non basta raccontare la storia ma bisogna raccontarla con precisione.

Oggi sono passati 12 anni dall’arresto di Stefano Cucchi. 12 anni durante i quali, come afferma la sorella, si sono sentite le storie più disparate. Storie in cui fino a 7 anni fa sul banco degli imputati non erano nominati i carabinieri che avevano massacrato di botte il ragazzo, che veniva accusato della sua stessa morte: avvenuta per droga e abbandonato dai familiari. Questo è ciò che ci racconta Ilaria Cucchi, una ragazza che a detta di suo fratello aveva “una vita perfetta” che le è stata rovinata proprio un 15 ottobre. Non solo a lei, ma anche i genitori che, per perseguire la ricerca dei colpevoli e della verità, hanno dovuto persino vendere la casa del figlio per riuscire a mantenere le spese causate dal processo e che durante questo lunghissimo periodo si sono anche ammalati. Ma Ilaria non si è rassegnata, ha sempre cercato il lato positivo della vicenda, cercando di far diventare Stefano il portavoce degli ultimi, in modo che non sia stata una morte vana ma un monito a tutta la comunità. Ciò che è successo deve riguardare tutti, la violazione di diritti da parte delle istituzioni non deve essere trascurata, ma deve essere affrontata dalla solidarietà, da persone che capiscano potrebbe succedere a tutti. La “sorella degli ultimi” si sente felice quando per strada a Roma le viene detto: “Daje Ila, tieni duro!”.

Il successivo a intervenire è Matteo Nucci, autore di “Achille e Odisseo”. Odisseo è l’uomo della parola che, al contrario dell’Ulisse dantesco imprigionato nell’inferno, non è caratterizzato dall’ardore di conoscenza. Egli afferma che in certi casi è più importante la dimenticanza che la memoria. L’autore, sulla falsariga dell’Encomio di Elena di Gorgia,  propone una Elena rivisitata, o perlomeno analizzata in tutti i suoi aspetti: spesso viene dimenticato che ella durante la battaglia torna da Menelao e diventa simbolo dell’amore coniugale. Mentre tutti i guerrieri troiani sono afflitti e piangono, lei grazie a un farmaco chiamato nepente permette l’amnesia momentanea che genera sollievo. Infatti capisce quando la dimenticanza è necessaria e la memoria va’ abbandonata.

L’incontro era all’insegna della passionalità in diverse forme ed è stato gradevole, permettendo di entrare in empatia con Ilaria Cucchi e le vittime di Ustica e generando l’interesse nello scoprire la rivisitazione di Elena per Matteo Nucci.

 

 

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