L'Europa ancora da scrivere 2021

L’EUROPA CHE SOGNO


Roberto


1° - IL LAVORO NOBILITA L'UOMO

Tutti i Paesi europei dovrebbero avere una Repubblica democratica fondata sul lavoro, atta a garantire uguali diritti e doveri ad ogni singolo cittadino. 

Il lavoro è uno dei diritti universali dell’uomo, a cui è dedicata la giornata del Primo Maggio, la Festa dei Lavoratori; attraverso il lavoro l’uomo si nobilita, ovvero diventa migliore. Ogni lavoro, qualsiasi mansione o retribuzione includa, è capace di rendere l’uomo nobile, perché ognuno di noi nella società fa parte di un ingranaggio che può contribuire al benessere di ciascun membro della collettività.

2° - ORA ET LABORA

Garantire la sicurezza del lavoro ad ogni cittadino e limitare le differenze di reddito pro-capite. Non deve esistere una classe sociale ricca e una povera. Bisogna avere un ceto sociale unico. 

Se è vero che i soldi non fanno la felicità, è altrettanto vero che sono uno strumento necessario per vivere serenamente la propria esistenza. Avere una risorsa economica a cui attingere, permette ad ognuno, di vivere non solo serenamente, ma anche dignitosamente. 

3° - SIAMO TUTTI SOTTO LO STESSO CIELO

Uguaglianza sociale e tutela per tutti i cittadini, anche per gli immigrati di qualsiasi provenienza. 

Oggigiorno sentiamo spesso parlare di accoglienza, ma quanto è difficile tendere la mano a chi percepiamo come diverso da noi? La diversità viene, il più delle volte, vissuta come un limite, io credo invece che si tratti di una grande ricchezza! Apriamoci tutti agli altri, accogliamo i nostri connazionali, gli immigrati e chiunque abbia bisogno di un posto da chiamare casa e di un’occasione di futuro.

4° - LA CULTURA RENDE LIBERI

Dare un’istruzione scolastica a tutti con obbligo fino alla maturità, al fine di avere una società con individui competitivi e pronti alla risoluzione dei problemi. 

Credo che noi adulti, abbiamo il dovere di trasmettere ai giovani il valore dell’istruzione. Il sapere è l’unica ricchezza che nessuno potrà mai sottrarci.
La cultura rende liberi perché ci permette di elaborare pensieri autonomi e ci rende capaci di prendere decisioni in modo che non sia qualcun altro a prenderle per noi, rendendoci così responsabili delle nostre azioni.
La cultura ci insegna a guardare ogni cosa con senso critico e ci aiuta a comprendere, per esempio, ciò che  che abbiamo il diritto di fare e le azioni che non ci è permesso commettere.
L’istruzione in Casa Circondariale è stata ed è per me una dolce carezza, che mi ha permesso di sperimentare nuove forme di libertà.

5° - LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI

La giustizia deve garantire il diritto di inviolabilità ad ogni singolo cittadino e viceversa, agendo con imparzialità e garantendo giustizia a tutti. 

GIUSTIZIA è un termine bellissimo, personalmente mi genera sentimenti di protezione e credo che tutti abbiamo il diritto di vivere la nostra vita con la certezza che ci sia sempre “qualcuno” pronto a proteggerci e a tutelarci in caso di necessità. La legge italiana non prevede leggi ad personam proprio perché nessun cittadino può godere di una corsia preferenziale, davanti alla legge tutti siamo uguali!

6° - LIBERI..AMO..CI

Libertà di parola, di pensiero e di stampa. Non solo a parole, ma con effettivo diritto. 

Quanto è bella la libertà? Quanto è bello sapere di avere un paio di ali e di poterle usare in qualsiasi momento senza che nessuno ce le tarpi e senza che noi le tarpiamo a nessuno? Si, perchè è proprio vero che la nostra libertà comincia dove finisce quella degli altri. La libertà va di pari passo col rispetto, tutti siamo tenuti a rispettare le opinioni degli altri, seppur non condivise.

La libertà è un concetto molto bello, semplice, ma non banale; un concetto che spesso viene inteso in maniera sbagliata, che viene esercitato a sproposito. Tutti dovremmo essere educati alla libertà e al rispetto.

7° - IL CAMBIAMENTO è VITA

Garantire il rinnovamento della classe politica.  

Il tempo scorre veloce e, inevitabilmente, le cose cambiano. Quello che ieri era giusto, oggi potrebbe non esserlo più! è per questa ragione che bisogna esercitare il diritto al cambiamento. Noi cittadini abbiamo il diritto di avere una classe dirigente che sia al passo con i tempi, che ne colga le problematiche e si adoperi al fine di risolverle. I politici, a loro volta, non devono temere di abbandonare le cariche istituzionali, anzi, dovrebbero mettere la loro esperienza al servizio di chi, per la prima volta, si affaccia sulla scena politica.

8° - NON ABBIAMO UN PIANETA DI RISERVA

Garantire la tutela dell’ambiente, trovare risorse alternative, investire su fonti di energia rinnovabile, monitorare e ridurre i gas serra. 

Il nostro pianeta è alle strenue, ci sta chiedendo aiuto. Nel corso degli anni non abbiamo fatto altro che trattarlo come se non avesse vita, come se fosse un essere inanimato a cui nulla può recare danno, invece non è così e ne stiamo avendo la chiara dimostrazione. La Terra è la nostra casa, ci ha accolti, si prende cura di noi, ci fornisce cibo, acqua, vita. Il momento è arrivato, dobbiamo prendercene cura, senza se, senza ma! è un nostro dovere.

9°- FONTE DI VITA

Tutelare l’acqua, abituare la popolazione a non sprecare acqua potabile, fonte di vita per tutti noi e per il nostro UNICO pianeta. 

Lo spreco dell’acqua è un crimine contro l’ambiente e contro tutta l’umanità. L’acqua è la nostra fonte di vita e in quanto tale dovremmo tutelarne ogni singola goccia.

10° - FELICITA' COME STILE DI VITA

Garantire il diritto alla felicità. Aiutare le persone più deboli, garantire dignità ad ogni singolo individuo.

La felicità dovrebbe essere uno stile di vita universalmente condiviso, nessuno dovrebbe rinunciarci e nessuno dovrebbe ostacolare la felicità altrui. Sogno un Paese, un Continente, un Mondo inondato di felicità.

Sono Roberto, detenuto presso la Casa Circondariale di Ivrea e insieme ai miei compagni, a conclusione del corso di Educazione Civica, ho stilato un decalogo che dovrebbe regolare l’Europa che sogno di vivere una volta che avrò varcato i cancelli della Casa Circondariale.

Quando si vive in una condizione di reclusione, inevitabilmente, si ha più tempo a disposizione per riflettere non solo suoi propri errori, ma anche sui propri sogni. Si, perché credo che tutti, anche chi ha una condanna, abbia il diritto di sognare e di fare il possibile per concretizzare e dar vita ai propri desideri. Nessun sogno dovrebbe restar chiuso in un cassetto e io sono felice di condividere con tutti voi questo mio piccolo desiderio: UN’EUROPA INCLUSIVA, UNA CASA PER TUTTI.

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