L'Europa ancora da scrivere 2021

Il decalogo di Maria Felicia Tortorici, classe 4C


Maria Felicia Tortorici 4C


1° - Nuove generazioni

L’esistenza e la presenza dell’Europa è ormai scontata per noi studenti sin da quando eravamo bambini, nonostante questo è quasi come se fosse al di là della nostra portata, come se non appartenesse al nostro orizzonte. Anche a causa della mancanza di informazione. È importante creare nuovi spazi per conoscerla e accrescere nelle nuove generazioni la passione, l’amore nei confronti dell’Europa in cui viviamo e che ci rappresenta. L’Europa insomma deve essere più presente, mostrandosi più viva e dinamica.

2° - Salute

Il diritto dell’uomo alla salute è un diritto fondamentale. L’Europa deve essere presente con tutti i mezzi possibili, fornendo aiuti e investimenti nella sanità. Nell’ultimo anno abbiamo vissuto un terribile periodo di pandemia che ha visto la nostra sanità pubblica sfiancarsi fin quasi al collasso. L’Europa non si può più permettere nel futuro di fronteggiare sfide del genere in modo inadeguato. È giusto e doveroso non farsi cogliere mai più impreparati.

3° - Scuola

Questo punto ha grande connessione con il primo. La scuola è un mezzo importante di investimento per il futuro, non si può sprecare. E questo è un buon motivo per migliorare l’ambiente scolastico di tutti i futuri cittadini europei; accrescerlo stanziando fondi, fornire mezzi adeguati, rendere sicure e funzionali le infrastrutture.

4° - Lavoro

La costituzione italiana ci insegna che alla base di ogni democrazia, della repubblica nel nostro caso, ci sia il lavoro. Il lavoro è il fondamento della civiltà e della cultura. L’Europa che dobbiamo scrivere si deve soffermare su questo, sul fornire a tutti i cittadini europei la possibilità di puntare su di essa per ottenere un buon posto di lavoro alle migliori condizioni, per avere sempre nuove opportunità e non essere costretti a puntare altrove.

5° - Immigrazione

L’articolo 14 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dice che: “Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni”. A settembre 2020 la Commissione europea ha proposto un nuovo patto sull’immigrazione e l’asilo che stabilisce procedure più rapide per tutto il ciclo del sistema di asilo e immigrazione e offre ai paesi UE nuovi modi per mostrare solidarietà. L’Europa del futuro, deve avere i mezzi adatti per tutelare chiunque, deve diventare un porto sicuro. Un posto che sia una casa accogliente nei confronti di chi già si ritrova a dover fuggire dalla propria casa.

6° - Integrazione

Come conseguenza del punto n°5, l’Europa deve costruire tutti i mezzi possibili per l’integrazione di tutti coloro che diventeranno cittadini d’Europa, ma anche tra coloro che lo sono già da tempo. I cittadini di diverse nazioni, che condividono la storia, i valori della democrazia e la stessa terra, devono potersi sentire a casa in ogni posto e integrare gli uni con gli altri in un clima di fratellanza e solidarietà.

7° - Inquinamento

Impossibile tralasciare la grande crisi globale dell’inquinamento con la conseguente lotta contro i cambiamenti climatici. Gli obiettivi sono ambiziosi e prefigurano un modello autonomo di modernità. È necessario riconvertire la nostra economia, saranno necessari ingenti investimenti. L’UE dovrà coordinare una grande impresa, difficile e lunga ma assolutamente necessaria. Da considerarsi come una sorta di urgente missione improrogabile.

8° - Tutela dei patrimoni artistico, paesaggistico e culturale

Questo punto è strettamente legato von il precedente ma è importante sottolineare che non basta reindirizzare l’economia per uno sviluppo sostenibile. Questi beni unici o rari, che siano naturali o espressione della cultura e dell’arte, sono talmente preziosi da necessitare cure mirate e attente.

9° - Saldi legami economici

L’Europa nacque come comunità economica, non dimentichiamolo. È l’economia che ci smuove adesso. È su buoni rapporti commerciali ed economici che si fonda la floridità dei paesi. Rinsaldare questi rapporti, mantenerli forti e stabili è indispensabile.

10° - Cultura

Un aspetto che spesso si sottovaluta è quello della valorizzazione della cultura europea, a cui per fortuna la Commissione ha già gettato uno sguardo. I popoli europei, nonostante i tratti peculiari che sembrano distinguerli, sono in realtà accomunati da una stessa cultura di base, frutto di una storia millenaria. Valorizzare la cultura significa mantenere in vita l’eredità di ogni popolo, mantenendo viva la memoria storica, incrementando il legame affettivo, il rispetto, l’impegno nei confronti della propria nazione e (date le comuni origini delle nazioni europee) della nostra Europa.

Questo decalogo racchiude i punti da sviluppare per rendere l’Europa del futuro un luogo di pace, che conserva la bellezza, la cultura e i diritti inalienabili dell’uomo.

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