Torino, Lingotto 14 10 21 Salone del Libro di Torino Javier Cercas ©MIP/Salone del Libro di Torino ******************* NB la presente foto puo' essere utilizzata esclusivamente per l'avvenimento in oggetto o  per pubblicazioni riguardanti il Salone del Libro di Torino
L'Europa ancora da scrivere 2021

Decalogo vincitore – Scuole secondarie




1° | LAVORO

Il lavoro è estremamente importante per l’Italia, essendo uno dei suoi pilastri fondamentali. Per migliorare l’efficienza del lavoro e del lavoratore è necessario tutelarlo. Per esempio, diminuire il rischio di infortuni e morti sul lavoro, così da garantire sicurezza in ogni situazione. Bisogna anche diminuire la differenza e l’ineguaglianza, spesso presente in ambito lavorativo. Bisogna inoltre rendere la possibilità di lavorare accessibile a tutti e a tutte, superando le differenze sociali dell’individuo per garantire la possibilità di avere successo nel campo lavorativo. Desideriamo un’Europa che tuteli i lavoratori stabilendo dei salari minimi, disincentivando il lavoro in nero e garantendo che tutte le norme di sicurezza vengano rispettate. Dovrebbero essere quindi erogati dei finanziamenti affinché possa essere svolta frequentemente una manutenzione delle attrezzature e delle strutture lavorative.

2° | SOLIDARIETÁ

Crediamo che sia necessario offrire più aiuti economici concreti alle nazioni bisognose. La crisi dovuta alla pandemia ha inoltre messo in evidenza come soluzioni parziali e individualistiche non risolvono un problema che supera i confini degli Stati. L’UE deve intraprendere la strada della fraternità e della solidarietà. Solidarietà che non significa “buon cuore” ma può essere uno stile di vita, un percorso di costruzione, dove la dignità delle persone sia rispettata. Del resto, dopo la Seconda guerra mondiale l’Europa aveva affermato che uniti e insieme si è più forti. Vorremmo una equa redistribuzione dei soggetti provenienti da zone extraeuropee nei singoli Stati, senza vincoli o quote di accoglienza e seri e concreti programmi di sviluppo da effettuare nei Paesi più poveri a rischio emigrazione. Desideriamo che si prevedano aiuti in denaro per chi si trova in difficoltà economiche, che si aiuti nella ricerca di lavoro chi ne è rimasto senza e che si tutelino i genitori rimasti da soli a crescere i figli. Sarebbe importante anche ridurre i tempi e le spese dei divorzi così da andare incontro alle esigenze di chi non può sostenere i costi elevati e anche diminuire i costi delle pratiche di sepoltura, rendendoli più accessibili – perché per molte persone i costi sono proibitivi, ma tutti muoiono, ricchi e poveri – e velocizzare e snellire anche le procedure per lo svolgimento del funerale. Speriamo che nell’Europa di domani ci sia una società dove solidarietà, empatia, rispetto ed uguaglianza tra cittadini siano all’ordine del giorno: la solidarietà, infatti, è il mezzo fondamentale per il miglioramento generale di tutta la società. Impegnarsi ad agire per il cambiamento: le parole sono importanti ma le azioni modificano la storia, ciascuno deve dare il suo contributo.

3° | ISTRUZIONE

Desideriamo un’Europa che garantisca a tutti gli studenti una formazione per quanto riguarda cittadinanza nazionale ed europea: solo così si comprende la realtà che ci circonda, il proprio ruolo, l’importanza di far parte di una comunità ampia e per comprenderlo è necessario essere informati. Vogliamo che si investa nella scuola, nelle nuove generazioni e nel futuro, che si favoriscano scambi culturali tra le scuole e che si pianifichino dei corsi e dei progetti di preparazione al mondo del lavoro e all’università.

Sogniamo una scuola accogliente, bella, tecnologica e che offra la possibilità per tutti di partecipare al progetto Erasmus. Secondo noi l’Europa dovrebbe emanare leggi che aiutino gli studenti e tutti coloro che ne hanno bisogno con sussidi, incentivi, borse di studio che diano veramente una pari opportunità di realizzare i propri sogni senza distinzione di genere, razza e religione.

4° | PACE

La nostra Europa è ovviamente un’Europa di pace. In molti paesi del mondo la pace non è scontata quindi noi chiediamo un’Europa che intervenga nelle controversie internazionali con la diplomazia per costruire un clima di collaborazione, di scambio e pace con i Paesi di tutto il mondo. “Unita nella diversità” è il motto dell’Europa che sta a indicare come gli europei siano riusciti a collaborare insieme mantenendo la pace e salvaguardando, nel tempo, le ricchezze delle diverse culture. Noi vogliamo un’Europa che vinca le discriminazioni, perché si riconosca la ricchezza nella diversità.

5° | DIRITTI

L’Europa deve essere caratterizzata da una maggiore uguaglianza e giustizia sociale e si deve impegnare maggiormente a promuovere e tutelare i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto in tutto il mondo. I diritti dell’uomo devono rivestire un’importanza decisiva nelle relazioni all’interno dell’UE e con gli altri paesi e le regioni del mondo. Le politiche dell’UE dovrebbero puntare quindi a promuovere i diritti delle donne, dei bambini, delle minoranze e degli sfollati e a combattere la pena di morte, la tortura, la tratta di esseri umani e le discriminazioni. È necessario un maggior impegno per difendere i diritti civili, politici, economici, sociali, culturali e i diritti umani, in attiva collaborazione con i Paesi partner, le organizzazioni internazionali o regionali e i gruppi e le associazioni a tutti i livelli della società civile. Per velocizzare il progresso, si dovrebbero includere clausole sui diritti umani in tutti gli accordi commerciali o di cooperazione con i paesi extra UE. Anche gli Stati membri dell’UE dovrebbero rispettare e promuovere la tutela di tutti i diritti: oggigiorno stati membri come la Polonia o l’Ungheria non rispettano più le ambizioni dell’Unione Europea in questo settore e andrebbero redarguiti, pena l’esclusione da altri progetti ai quali avrebbero avuto interesse di partecipare. Bisognerebbe punire coloro che effettuano discriminazioni, tutelando queste minoranze con leggi apposite, con l’informazione (vorremmo che a livello europeo si organizzassero eventi per far conoscere le diversità presenti sul territorio ) ma anche diminuendo gli incentivi economici concessi dall’UE ai Paesi discriminanti. Sogniamo un’ Europa nella quale a tutti e a tutte siano garantiti gli stessi diritti: sulla carta dei diritti fondamentali dell’uomo andrebbero aggiunti nuovi punti che mirino alla tutela delle minoranze e ai diritti per tutti.

6° | PARITÁ E QUESTIONI DI GENERE

È fondamentale ed essenziale per il benessere e la convivenza della società avere rispetto di tutti i tipi di parità: genere, sesso, origine e religione. L’Europa deve impegnarsi a non creare disparità di trattamento e di opportunità e di garantire a tutte le persone, il rispetto e la possibilità di realizzare i propri obiettivi, riuscendo così a realizzare anche la propria persona. Inoltre, bisogna lottare contro gli stereotipi di genere attraverso campagne educative e pubblicitarie che insegnino a cambiare punto di vista sui ruoli nella famiglia e nella società, così che la figura della donna sia valorizzata equamente in tutti Stati europei. Bisogna rendere pari lo stipendio per uomini e donne perché queste abbiano le stesse possibilità lavorative ed educative. Una donna deve avere il diritto di un lavoro dignitoso non perché è donna, ma perché lo merita. Nella Costituzione italiana, l’articolo 3 tutela l’uguaglianza dei diritti, sarebbe però più opportuno farne uno che approfondisca maggiormente l’argomento, perché purtroppo non tutti lo rispettano. Perciò proponiamo di far attuare una legge che salvaguardi i diritti delle donne, per renderli tali e quali a quelli degli uomini. Solo in questo modo riusciremo a raggiungere la parità dei sessi. Nonostante l’UE si sia dichiarata zona sicura per le coppie omosessuali o appartenenti alla comunità LGBTQ+, nella maggior parte dei Paesi membri non è ancora riconosciuta la validità delle unioni civili e spesso le persone LGBTQ+ sono ancora discriminate. Desideriamo dunque un’Europa che rispetti, sostenga e tuteli la comunità LGBTQ+.

7° | TUTELA AMBIENTALE

L’Europa che sogniamo salvaguarda la natura e l’ambiente, promuove la riduzione, la differenziazione e il riciclo dei rifiuti ed educa i singoli cittadini alla cultura del rispetto ambientale. Per ogni bambino/a nato/a, nel comune di residenza vorremmo fosse piantato un albero e vorremmo fossero costruite più piste ciclabili e implementati gli accessi ai mezzi pubblici per evitare l’utilizzo delle auto. In Europa si dovrebbe incentivare inoltre la fabbricazione di veicoli elettrici e ibridi e proporre una riduzione di finanziamenti alle grandi aziende per incrementarli a favore delle piccole imprese a condizione che attuino politiche di tutela ambientale. Alcuni elementi per la tutela dell’ambiente potrebbero essere:

  • Inserire più punti SMAT e di raccolta differenziata;
  • Al posto dei parcheggi, creare piccole riserve naturali in città;
  • Utilizzare piatti, posate e bicchieri in carta e ceramica o metallo nelle mense e buste di stoffa o carta per la spesa;
  • Promuovere attività nei parchi e nei luoghi aperti dove non è necessario riscaldamento e illuminazione;
  • Favorire l’utilizzo delle fonti rinnovabili come sorgente di energia;
  • Adottare politiche comuni europee in materia ambientale: preservare, proteggere e tutelare l’ambiente e il territorio e il patrimonio culturale e artistico dell’Europa;
  • Consumare i prodotti con imballi riciclati e a km 0 per ridurre la temperatura del riscaldamento globale e preservare il clima, la flora e la fauna;
  • Costituire più parchi nazionali protetti;
  • Adottare uno stile di vita eco sostenibile, risparmiando l’energia in casa e nei luoghi pubblici, non sprecare acqua, usare la borraccia al posto della bottiglietta di plastica;
  • Tutelare mari, fiumi e oceani attraverso forme di pulizia e controllo costanti.

Tutela il tuo presente e proteggi il tuo futuro!

8° | POLITICA SANITARIA COMUNE

Vogliamo un’Europa dove il diritto alla salute e al benessere siano al primo posto e vengano garantiti a tutti e a tutte. Un’Europa in cui le strutture sanitarie vengano potenziate e distribuite nei territori. Un’Europa dove si investa nella ricerca medica per liberarla dai finanziamenti privati che la dirigono per ricavarne profitti e che garantisca il diritto all’eutanasia. Abbiamo capito che i virus non rispettano certo i confini politici e allora non dovrebbero farlo neanche i provvedimenti tesi a combattere la pandemia: pensiamo che sia davvero necessaria una politica sanitaria comune. Gli Stati membri dell’UE sono responsabili dell’organizzazione e della fornitura di servizi sanitari e assistenza medica, pertanto vorremmo che gli obiettivi delle politiche e delle azioni da raggiungere in materia di salute fossero:

  • Infrastrutture migliori e più adeguate;
  • Protocolli comuni agli Stati membri;
  • Proteggere e migliorare la salute fisica e mentale dei cittadini dell’UE;
  • Sostenere la modernizzazione dell’infrastruttura sanitaria;
  • Migliorare l’efficienza dei sistemi sanitari europei;
  • Rafforzare le misure di preparazione e risposta alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero;
  • Prevedere l’accesso gratuito alle prestazioni sanitarie per tutti i cittadini dell’UE;
  • Rafforzare i centri anti violenza in tutti i Paesi membri;
  • Aiutare e favorire tutti coloro che vorrebbero studiare medicina.

9° | PROMUOVERE LA RICERCA SCIENTIFICA

Sogniamo un’Europa che dedichi spazio a ricerche scientifiche e tecnologiche, tramite stage, sperimentazioni da parte di scienziati, medici e ingegneri provenienti da tutti i Paesi. Inoltre, speriamo che vengano organizzati periodi di lavoro o di studio in stati extra europei per apprendere o insegnare nuove conoscenze.

Per promuovere la ricerca bisognerebbe creare dei centri dove poter fare esperimenti, lanciare dei concorsi e stanziare dei capitali che possano essere utilizzati solo ai fini della ricerca. Bisogna anche potenziare fondi esistenti per il finanziamento medico e investire in startup nel settore biomedico e biotecnologico.

Investire in ricerca e innovazione significa investire nel futuro dell’Europa: la ricerca e l’innovazione ci aiutano a competere a livello mondiale e a preservare il nostro modello sociale migliorando la vita quotidiana di milioni di persone in Europa e nel resto del mondo, contribuendo a risolvere alcuni dei principali problemi sociali.

La ricerca scientifica e tecnologica sono la via per lo sviluppo sostenibile e per migliorare le condizioni di vita. Purtroppo in Europa oggi non si fa ancora abbastanza per promuovere questo settore; inoltre sono presenti importanti squilibri nel panorama della ricerca scientifica dei vari Paesi che minacciano il futuro stesso dell’Europa.

Vorremmo un’Europa in cui più persone siano impiegate nei settori dell’innovazione e della ricerca, per sviluppare prodotti e tecnologie sempre più all’avanguardia ed ecosostenibili. Sogniamo un’Europa che promuova la cooperazione internazionale nel campo della ricerca, incentivi la formazione e affronti le sfide mondiali di innovazione.

10° | GIUSTIZIA

L’Europa del futuro sarà caratterizzata da una maggiore uguaglianza e giustizia sociale. Secondo noi l’Europa dovrebbe emanare leggi che aiutino gli studenti e tutti coloro che ne hanno bisogno con sussidi, incentivi, borse di studio che diano veramente una pari opportunità di realizzare i propri sogni senza distinzione di genere, razza e religione. Si dovrebbe cooperare a livello internazionale per la pace e la giustizia, implementare il numero di poliziotti che vigilano per le strade e mantengano l’ordine in ogni città europea.

Creare un corpo speciale di uomini delle forze armate dedicate all’accoglienza migranti nel Mediterraneo, alla loro assistenza e a stroncare ogni forma di traffico di esseri umani. Intavolare con i Paesi del mondo in guerra momenti di incontro per aiutare all’emancipazione e all’indipendenza del paese verso forme più democratiche e di integrazione.

Creare una Costituzione Europea e far sì che ogni paese la ratifichi e la adotti a livello comunitario.

Il nuovo decalogo redatto in maniera condivisa da studenti e studentesse delle scuole secondarie

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