11 maggio, Cronache, Salone del Libro 2024

Donna, pittrice, pittura: Artemisia Gentileschi


Adele Guandalini, Abigail Omoh

Liceo L. Ariosto - Ferrara

Donna, pittrice, pittura: Artemisia Gentileschi rappresenta tutto questo. Proprio su di lei ha discusso la scrittrice Melania Mazzucco con Alexandra Lapierre sabato 11 maggio. Caposcuola di una nuova tendenza letteraria, tsi concentra sui dimenticati della Storia, soprattutto sulle figure femminili, equilibrando all’interno di un unico libro molteplici forme letterarie: romanzo, saggio e biografia. A differenza dei romanzi dove la Storia fa da sfondo a un racconto immaginario, Lapierre costruisce biografie artistiche compiendo un elaborato lavoro di ricerca sulle fonti storiche, per il quale sviluppa una vera e propria ossessione. Un esempio è il caso di Artemisia Gentileschi: l’autrice la conobbe a diciassette anni, vedendo una sua opera a Los Angeles. La passione per l’artista l’ha spinta a imparare l’italiano e a trasferirsi a Roma insieme alla figlia, dove ha potuto esplorare i luoghi della vita di Artemisia, venendo perfino a sapere di vivere nello stesso quartiere in cui tre secoli prima aveva vissuto la pittrice.

Durante l’incontro Lapierre ha parlato della vita di Gentileschi, soffermandosi soprattutto sulla causa contro il pittore vaticano Agostino Tassi, il quale aveva compiuto violenza nei suoi confronti. Nonostante su Tassi non siano stati presi grandi provvedimenti, i documenti che descrivono il processo sono fondamentali per la ricostruzione della vita di Artemisia: sono presenti, infatti, le testimonianze di suoi conoscenti, come il suo colorista.

Non si può, tuttavia, ridurre la vita della pittrice a questo avvenimento. Infatti solo cinque anni dopo fu la prima donna ammessa all’Accademia delle arti del disegno di Firenze. Questo rappresentò una grande svolta nella sua vita, perché le concesse numerose libertà: non era più tenuta ad avere una figura maschile che la rappresentasse.

L’arte non è nazionalista“.

Con questa affermazione della Mazzucco si è concluso l’incontro, sottolineando che l’arte non conosce barriere, né fisiche, né mentali, ma è una materia che unisce tutti senza alcuna distinzione.

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