La 31esima edizione di Dedica Festival avrà per protagonista lo scrittore iraniano/olandese Kader Abdolah.
La sua è una scrittura lineare, il modo di comunicare è caratterizzato da una certa leggerezza e semplicità, ma le tematiche affrontate sono profonde e tali da suscitare emozione e indurre alla riflessione.
Autore fascinoso dalla capacità narrativa degna di uno ammaliante cantastorie annoda le trame dei suoi libri intrecciando passato e presente, realtà e immaginazione, lingua e letteratura di contesti culturali diversi, col dichiarato intento di costruire un ponte di dialogo tra Oriente e Occidente, consapevole che solo la conoscenza dell’altro può permetterci di comprendere davvero chi siamo.
Ideato e curato da Thesis Associazione Culturale, il progetto Dedica è sostenuto da istituzioni ed enti pubblici – in particolare dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, da PromoTurismoFVG, dal Comune di Pordenone, dalla Fondazione Friuli – e realizzato con il sostegno di importanti soggetti privati: lo special partner Servizi CGN, COOP Alleanza 3.0, UnipolSai – AssiLab Previdenza e Servizi Pordenone, BCC Pordenonese e Monsile.
I nostri studenti e le nostre studentesse del Liceo Scientifico Grigoletti di Pordenone, come sempre, lo seguiranno per voi qui sulle pagine del Bookblog: appuntamento dal 15 al 22 marzo 2025.
Kader Abdolah. Pseudonimo di Hossein Sadjadi Ghaemmaghami Farahani, nasce ad Arak in Iran il 12 dicembre 1954.
Primo di sei figli, coltiva sin dall’infanzia la passione per la letteratura inseguendo, sulle orme di un suo trisavolo, Qhaem Megham Ferahni, uomo politico e poeta assassinato dallo scià nel 1875, il sogno di diventare scrittore.
Compiuti gli studi superiori si iscrive all’Università di Teheran dove studia Fisica e pubblica due raccolte di racconti adottando come pseudonimo i nomi di due esponenti dell’opposizione, Kader e Abdolah, assassinati dal regime iraniano degli ayatollah.
Scoperto dalle autorità e identificato come elemento attivo dell’opposizione è costretto ad abbandonare il suo Paese e a trasferirsi in Turchia dove rimarrà tre anni, fino a quando, entrato in contatto con una delegazione olandese delle Nazioni Unite, riesce a ottenere lo status di rifugiato politico e a stabilirsi nei Paesi Bassi. Qui compie studi letterari e inizia a scrivere in nederlandese, lingua da lui considerata la «lingua della libertà», divenendo in breve tempo uno dei più importanti e amati scrittori del paese.
Nel 1993 debutta con la raccolta di novelle De adelaars (Le aquile), incentrate sull’esperienza di esule: l’opera gli vale il Gouden Ezelsoor, premio olandese destinato agli esordienti.
Nel 1995 esce una seconda raccolta, sullo stesso tema, intitolata De meisjes en de partizanen (Le ragazze e i partigiani).
Nel 2000 pubblica Scrittura cuneiforme, romanzo con il quale raggiunge la notorietà e il successo internazionale, successivamente con La casa della moschea ottiene in Italia il Premio Grinzane Cavour 2009.
Tra gli altri suoi romanzi, pubblicati in Italia da Iperborea, si ricordano Il viaggio delle bottiglie vuote, Il messaggero, Un pappagallo volò sull’IJssel, Uno scià alla corte d’Europa, Il re, Il corvo, Il sentiero delle babbucce gialle.
Per i suoi lavori pubblicati in diverse lingue ha ricevuto numerosi premi ed è stato insignito dell’Ordine del Leone dei Paesi Bassi e del titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere in Francia.
Foto: Basso Cannarsa
Kader Abdolah su Wikipedia >> https://it.wikipedia.org/wiki/Kader Abdolah