È la scrittrice francese Maylis de Kerangal, autrice del romanzo di enorme successo Riparare i viventi, che l’ha fatta conoscere in tutto il mondo, e rivelata in Italia nel 2014 edita da Feltrinelli, la protagonista di Dedica 2023. Il festival che si terrà dal 18 al 25 marzo, approdando alla 29a edizione, è organizzato dall’associazione culturale Thesis con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Pordenone e della Fondazione Friuli, cui si aggiungono Servizi Cgn, Coop Alleanza 3.0, Assilab Previdenza e Servizi.
I nostri reporter del Liceo Grigoletti di Pordenone naturalmente la racconteranno qui sul blog!
L’autrice
55 anni, madre di quattro figli, persona dagli interessi culturali multiformi e animata dal continuo desiderio di apprendere, Maylis de Kerangal vive e lavora a Parigi. Nata a Tolone il 16 giugno 1967, dopo aver completato gli studi superiori a Rouen si è trasferita nella capitale francese, dove si è laureata in Storia e filosofia e in Scienze sociali.
Nel 2000 ha dato alle stampe il suo primo romanzo, Je marche sous un ciel de traîne, accolto con interesse e consenso da critica e pubblico, dando inizio alla sua carriera letteraria. Autrice di svariati romanzi e raccolte di racconti, fra le sue opere pubblicate in Italia ricordiamo Nascita di un ponte (2013), Riparare i viventi (2015), Lampedusa (2015), Corniche Kennedy (2018), Un mondo a portata di mano (2020), Canoe (2022).
Dai suoi libri sono stati tratti diversi lavori teatrali e film, fra i quali, di particolare successo: Riparare i viventi, del 2016, con Emmanuelle Seigner, diretto da Katell Quillévéré e Corniche Kennedy, del 2017, per la regia di Dominique Cabrera.
Ha lavorato nel mondo dell’editoria (per Gallimard) occupandosi sia di saggistica che di narrativa, dal 2004 al 2008 ha anche fondato le Edizioni Baron, specializzate in letteratura per l’infanzia, e ha in seguito realizzato i testi per due libri per ragazzi Nina e les oreillers (2011) e Hors-pistes (2014).
Attiva nella vita culturale francese, è componente della redazione della rivista «Inculte» che raccoglie attorno a sé molti intellettuali del suo Paese.
Tutte le informazioni sul programma sul sito del Festival