Cronache, Salone del Libro 2022

Cervino: un amore incondizionato


Caterina Gili, Liceo Alfieri


In occasione della XXXIV edizione, il Salone Internazionale del Libro di Torino ha ospitato sabato 21 maggio 2022 l’alpinista Hervé Barmasse. Cervino. La montagna leggendaria. (Rizzoli) è il libro che è stato presentato. Questo è stato descritto come una via di mezzo tra un atto di amore, un romanzo di avventura e una biografia.

Raccontando della montagna che lo ha accompagnato durante tutta la sua vita, l’alpinista ha potuto condividere con il pubblico non solo il suo amore per Cervino, ma anche aneddoti ed esperienze altrui.

Attraverso la realizzazione del romanzo ha inoltre scoperto molti aspetti della montagna che non conosceva: ciò che ha vissuto era già stato fatto da molti altri alpinisti in passato. Da questi ha tratto ispirazione: Albert Frederick Mummery, Luigi Carrel, ma il più importante è stato suo padre, Marco Barmasse. Hervé appartiene infatti a una famiglia in cui quattro generazioni si sono appassionate alla montagna e ora che ha due figlie, non sa se anche loro erediteranno il suo stesso amore. Proprio parlando di loro, ha avuto la possibilità di condividere ciò che prova quando si reca da solo in montagna.

É un’esperienza al limite, che gli permette di assorbire la natura che lo circonda per cambiare ciò che c’è dentro di lui: attraverso le sue escursioni ha così la possibilità di conoscere meglio se stesso, ma una volta tornato da queste non vuole subito raccontare ciò che ha vissuto perché preferisce porsi in ascolto delle esperienze altrui. Recarsi da solo in montagna comporta però anche un aumento della paura che Hervé dichiara di avere sempre durante le sue scalate: la paura gli ha permesso di sopravvivere e ora che ha due figlie è ciò che gli fa ricordare il senso di responsabilità che ha verso di loro. Nonostante ciò non ha mai smesso di rincorrere la sua passione, conosciuta in tutto il mondo e condivisa ormai anche da molte donne che inizialmente venivano escluse dai club alpini. Tra queste Hervé ha ricordato in particolare Geraldine Barjaf, la prima donna ad essersi lanciata con la tuta alare dal Cervino. Ora dichiara di volere avvicinare alla montagna anche le generazioni più piccole. Hervé è infatti convinto che la montagna sia aperta a tutti perché può regalare emozioni e ricordi unici ad ognuno di noi. 

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