Il progetto “Adotta uno Scrittore” ha vissuto un intenso e significativo capitolo presso la Casa Circondariale Le Vallette di Torino, dove l’autrice Francesca Giannone è stata protagonista di tre incontri con le detenute e, nell’ultima occasione, anche con un gruppo di studenti del padiglione maschile. Il libro scelto per il percorso è stato La Portalettere, un romanzo capace di creare ponti tra il mondo della narrazione e la realtà del carcere.
La protagonista del romanzo, donna resiliente e determinata che incarna gli esordi del femminismo, ha rappresentato uno stimolo profondo per riflettere sul ruolo della donna, della famiglia e della comunità, sia nel passato che nell’attualità. Attorno a lei un coro di personaggi femminili complessi e sfaccettati, che hanno offerto un’ampia gamma di identificazioni e interpretazioni.
Primo Incontro: Conoscenza ed Empatia attraverso le Parole
Il primo incontro è stato dedicato alla conoscenza reciproca e alla condivisione. Francesca Giannone ha saputo entrare in sintonia con le detenute, partendo da un riassunto del romanzo, che le partecipanti avevano già avuto modo di leggere sia individualmente che in gruppo attraverso letture ad alta voce.
L’autrice ha guidato la discussione utilizzando le storie dei personaggi come chiavi per aprire un dialogo autentico. Le detenute hanno avuto così l’occasione di esplorare temi come la resilienza, la forza interiore e le scelte di vita. La varietà delle figure femminili ha permesso un ampio ventaglio di riflessioni: donne diverse per età, estrazione e carattere, unite dal desiderio di autodeterminazione e dignità.
Secondo Incontro: “Doing Together” e Scrittura Creativa
Nel secondo incontro, il focus si è spostato sull’aspetto laboratoriale del percorso. Il tema è stato “Come nasce un romanzo”, e l’attività centrale ha riguardato la scheda personaggio, uno strumento di lavoro per esplorare a fondo la costruzione narrativa di un protagonista.
Le corsiste hanno compilato individualmente le schede, approfondendo non solo le caratteristiche esteriori dei personaggi, ma anche il loro vissuto, le emozioni, le relazioni, le contraddizioni. La condivisione finale in plenaria ha permesso di confrontarsi apertamente su aspetti narrativi, psicologici e personali, rendendo l’incontro un autentico momento di fare insieme.
Terzo Incontro: Un Dialogo Aperto tra Lettori e Lettrici
Il terzo incontro ha segnato un momento di apertura e ulteriore arricchimento del percorso, grazie alla partecipazione di un gruppo di studenti del padiglione maschile, che in parallelo avevano letto La Portalettere e partecipato a incontri di lettura condivisa. La presenza di nuovi lettori ha contribuito a creare un clima di scambio ancora più ricco e complesso, favorendo un dialogo intergenerazionale e intergenere.
Leggere insieme ha permesso di riconoscere nel romanzo una serie di temi profondamente attuali, che hanno suscitato riflessioni comuni e condivise. Tra i più sentiti, sono emerse in particolare la difficoltà per una donna di veder riconosciuti i propri bisogni di realizzazione personale, la scelta coraggiosa dell’autonomia attraverso il lavoro, e la resistenza – spesso ostile – dell’ambiente sociale circostante nei confronti delle donne che si emancipano.
Queste riflessioni hanno acceso un confronto molto partecipato, da cui è emerso un punto condiviso: affrontare questi temi oggi implica necessariamente una ridefinizione dei ruoli maschili, che parta da un’educazione nuova, più consapevole, rispettosa e paritaria. Alcuni studenti hanno sottolineato quanto sia importante che anche gli uomini imparino a mettersi in discussione e a prendere parte attiva in questo cambiamento culturale.
L’incontro si è così trasformato in uno spazio autentico di ascolto e dialogo, dove le esperienze di vita, le letture e le emozioni si sono intrecciate. Il romanzo ha agito come catalizzatore, stimolando pensieri profondi e, in molti casi, offrendo parole nuove per esprimere vissuti personali. La voglia di confrontarsi e di costruire relazioni più consapevoli è emersa chiaramente, così come la consapevolezza che la letteratura può essere uno strumento potente per riflettere, cambiare prospettiva e immaginare un futuro diverso.
Restituzioni delle Corsiste
A testimonianza del valore umano dell’esperienza, riportiamo le parole di alcune partecipanti:
L. scrive che “il progetto è stato interessante, sia per aver conosciuto una scrittrice come la Giannone, simpatica e disponibile, sia per il confronto e la relazione con le altre detenute.”
M. afferma invece di essere diventata “una grande amica dei personaggi del romanzo” e racconta che “attraverso le parole di Francesca Giannone, è riuscita a sentire i profumi, assaporare i sapori descritti nel suo romanzo”, ringraziando l’autrice per “aver allietato molte ore e momenti bui dell’esperienza carceraria.”
Conclusione
L’esperienza di “Adotta uno Scrittore” a Le Vallette si conferma una pratica culturale di grande valore, capace di trasformare la letteratura in uno spazio di crescita, relazione e cambiamento. Gli incontri con Francesca Giannone hanno dimostrato come la narrazione possa superare barriere fisiche e simboliche, creando ponti tra realtà apparentemente distanti.
La lettura condivisa de La Portalettere ha offerto spunti di riflessione profondi, stimolato nuove consapevolezze e acceso un desiderio di dialogo autentico. In un contesto complesso come quello carcerario, la letteratura ha dimostrato di poter restare libera, e di rendere liberi, almeno per un momento, anche coloro che vivono una condizione di reclusione.