Adotta uno scrittore, Adotta uno scrittore 2025, Laboratorio

Beatrice Salvioni al Pellati con La Malacarne


Classe 2F

IIS Pellati - Nizza Monferrato

TAPPA 1 (voce narrante PROF)

Mese di ottobre: una collega mi ha raccontato la sua esperienza dell’anno precedente riguardo al progetto ADOTTA UNO SCRITTORE con gli occhi felici e mi sono detta: “ho la classe giusta nell’anno giusto, provo a candidarla”. A dicembre la telefonata in cui mi si comunicava che la classe era stata selezionata e che stavano pensando di darci in adozione una giovanissima scrittrice che si chiama Beatrice Salvioni. Strafelice vado subito a cercare informazioni su di lei e trovo: classe 1995, ha praticato scherma medievale e ha scalato il Monte Rosa. Nel 2021 si è diplomata alla Scuola Holden e ha vinto il Premio Calvino racconti. La Malnata (Einaudi 2023), il suo primo romanzo, è tradotto o in corso di traduzione in tutto il mondo e diventerà presto una serie tv. Per Einaudi ha pubblicato anche La Malacarne (2024). Che dire, perfetta per noi, perfetta per me, che da sempre sono attirata dalla scuola Holden, che tanti amici e amiche hanno frequentato. Dopo accordi vari presi con lo staff del salone e direttamente con la scrittrice, arriva la data del primo incontro. Ci accordiamo perché la vada a prendere alla stazione e quando ci stringiamo la mano tutte le mie good vibes vengono confermate.

 

TAPPA 2: PRIMI DUE INCONTRI (voce narrante: allievi) 

28 gennaio 2025 

Nell’aula colorata del secondo piano vediamo arrivare una ragazza dallo stile punk che ci è sembrata molto simpatica. La prima lezione è stato un fiume di informazioni su come si crea un buon racconto, i concetti chiave che ci siamo appuntati sono: 

 

RACCONTARE STORIE CI RENDE UMANI (Kafka)

 

L’ INCIPIT DEVE ESSERE AVVINCENTE

 

IMPORTANZA DI INSERIRE SIMBOLI (è importante che nella storia ci sia un simbolo che fa da filo conduttore)

 

L’ ARCO NARRATIVO PUÒ ESSERE

  1. POSITIVO (il protagonista migliora)
  2. NEGATIVO (il protagonista peggiora)
  3. PIATTO (se cambia il mondo intorno ai personaggi)

 

MIT POINT/TWIST: cambio brusco che dà una svolta…

 

LA MAGIA DEL NON DETTO: a volte le cose più importanti accadono negli spazi vuoti

 

CURARE IL BACKGROUND DEI PERSONAGGI (sotteso, ma fondamentale)

 

SCHEMA della FIVE MAN BAND (leader, lancer, heart, smart guy e big guy)

 

RUOLI DEI PERSONAGGI (eroe, spalla, love interest e antagonista, scagnozzi e dark lady). 

 

IL ROMANZO: LA MALACARNE

L’INCIPIT D’EFFETTO e LA SPIEGAZIONE DEL TITOLO: Francesca scappa di casa perché il papà non aveva spedito le lettere, che nei quattro anni precedenti Francesca aveva scritto a Maddalena; va a casa di Noè (un ragazzo orfano molto buono e modesto). La prima a etichettare Francesca “Malacarne” per la scelta di vivere con un uomo, pur non essendo sua moglie è la madre: “Sei diventata una malacarne, marcia fino alle ossa”. Ma più avanti anche la stessa Francesca dice di se stessa: “Ero una malacarne, un castigo di Dio”.

Riflessione: si presenta la stessa dinamica presente in La Malnata, la protagonista (come avviene anche in Rossomalpelo di Verga) si auto attribuisce l’etichetta che la società le affibbia. Con una differenza. Maddalena subiva l’influenza di questo pregiudizio, Francesca ne è quasi orgogliosa, perché si sente finalmente libera di scegliere, di prendere in mano la propria vita.

 

IL SIMBOLO: LE LETTERE di Francesca che all’inizio del romanzo non vengono spedite dal padre e che Maddalena alla fine si porta via come unico bagaglio.

 

LE PROTAGONISTE e la loro complementarietà. “Ci siamo sempre salvate a vicenda, io e te”.

Maddalena (La malnata) nel primo romanzo è sfrontata, ribelle alle regole. Nel secondo è molto diversa. All’inizio appare fragile…“Era lì. Al di là del cancello. L’ombra delle sbarre neppure la toccava tanto era smagrita. Ci misi un istante di troppo a riconoscerla: pareva una bambina, per lei nulla del tempo che avevamo passate sembrava essere trascorso.” (Pensiero di Francesca quando la vede per la prima volta dopo quattro anni). Nel corso del romanzo riacquista la sua forza e la usa per stare dalla parte giusta (aiutare i partigiani a combattere il fascismo), ma vivendo nel gruppo dei cattivi: “Il male va eliminato in modo risoluto, diminuito pure con l’apparenza di crudeltà”.

Francesca (La malacarne) nel primo romanzo è timida, ma quando diventano amiche, pur rimanendo molto diverse, Francesca diventa più forte. Nel secondo romanzo, a volte è Francesca a essere più forte e non solo fisicamente: “E affondai le dita dentro la borsetta, sotto il pollice, le rifiniture due della pistola, lo scatto della sicura -E allora guardami, guardami adesso-” Francesca ha in mano la pistola e fa notare a Maddalena che lei è cambiata: ora è lei quella intraprendente, che ha il coraggio di fare questi gesti.

IL CONTESTO STORICO/ IL BACKGROUND DEI PERSONAGGI la storia di Francesca e Maddalena si sviluppa negli anni del Fascismo in Italia, in particolar modo in Lombardia. Il contesto storico è importante per capire il condizionamento che subiscono i personaggi, soprattutto quelli femminili. Prima che Maddalena scegliesse di diventare l’amante di un fascista, come avevano fatto sua mamma e sua sorella percepiva una grande differenza fra se stessa (povera e poco attraente) e le donne fasciste (eleganti): “Eravamo così vicine, lei asciutta ed elegante, io intrisa e stazzonata”, ma poi capisce che l’unico modo per aiutare la sua amica, che era diventata una partigiana era quello di aiutarla come infiltrata, lei non aveva più nulla da perdere, la sua vita, dopo l’esperienza del manicomio era “finita”, non credeva più di poter essere felice: “I miracoli sono per gli sciocchi”, l’unica cosa buona che poteva fare era aiutare la sua amica Francesca.

IL NON DETTO E GLI SPAZI VUOTI Maddalena non spiega al lettore perché diventa fascista, così come dice poco sui suoi sentimenti per Francesca, ma il lettore capisce…

IL MIT POINT

Il punto di svolta si ha durante il matrimonio di Francesca e Noe, quando Maddalena subisce il tradimento di Matteo che fornisce informazioni a tutti sulla vita di Maddalena durante gli anni nell’ospedale psichiatrico. Maddalena ferita, sta via per qualche tempo e quando torna sembra cambiata, in realtà è sempre la stessa, è solo più cinica e più disillusa e l’unica cosa che le sta a cuore è il bene di Francesca e decide di aiutarla a modo suo

 

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