Una cosa che ti ha colpito
È interessante come la Morante analizzi la figura paterna attraverso gli occhi del giovane Arturo, che lo eleva ad una semi-divinità e come allo stasso tempo pone Wilhelm Gerace di fronte al lettore, il quale ne riconosce le debolezze e le imperfezioni prima che queste si palesino al “nuovo” Arturo alla fine del libro.
Una frase del libro da conservare
“…E di un dolore che mi si faceva più acerbo per questo motivo: perchè sentivo che esso era una cosa fanciullesca; pari a un incontro di correnti turbinose, esso si precipitava tutto quanto in questo presente, breve passaggio d’addio! E dopo, lo avrei dimenticato, naturalmente, tradito.”
“…E di un dolore che mi si faceva più acerbo per questo motivo: perchè sentivo che esso era una cosa fanciullesca; pari a un incontro di correnti turbinose, esso si precipitava tutto quanto in questo presente, breve passaggio d’addio! E dopo, lo avrei dimenticato, naturalmente, tradito.”