L’isola di Arturo è un romanzo di formazione ed è considerato il capolavoro di Elsa Morante. La prima cosa che si nota è che si tratta di un libro molto scorrevole. Infatti, anche se a tratti può risultare lento con le continue descrizioni dei luoghi e dei personaggi questa sua caratteristica ne facilita la lettura, rendendola più leggera ed invogliando il lettore a proseguire. Come romanzo di formazione affronta il tema del passaggio dalla fanciullezza all’età adulta seguendo le vicende di Arturo.
Arturo è un ragazzo che vive isolato dal mondo, senza rapporti con ragazzi della sua età o con nessun altro al di fuori del padre. Questa condizione lo porta a crearsi una bolla immaginaria che lo fa vivere in una realtà fantastica, in cui tutte le sue avventure, sforzi ed ammirazioni vergono alla figura del padre, per lui un modello di irraggiungibile grandezza. La sua formazione avvenuta in questa realtà isolata lo porta ad avere un carattere con il quale non sono riuscito ad entrare subito in empatia: è un ragazzo superbo, che guarda gli abitanti di Procida dall’alto al basso, in quanto ritiene che nessuno possa raggiungere la grandezza dei Gerace. E con l’arrivo della seconda moglie del padre questi aspetti del suo carattere sono sempre più evidenti.
La sua venerazione della figura del padre non gli permette di vedere chi è realmente Wilhelm Gerace: il grande eroe che viaggia per terre sconosciute è solo un padre che trascura il figlio per mantenere la libertà di viaggiare come e quando vuole indisturbato e l’uomo superiore che ripudia le donne e il loro amore è un marito che abusa e maltratta la moglie.
Con il passare del tempo certi aspetti del suo carattere e certi suoi ideali cambiano, finché non si staccherà completamente dalla figura del padre, reclamerà una propria autonomia e lascerà l’isola di Procida per unirsi all’esercito. Questo rappresenta anche il lasciare la fanciullezza, l’età in cui si forma una persona, per approcciarsi alla vita adulta, ricca di sfide sconosciute. Può anche essere visto come un uscire dalla propria comfort zone per affrontare situazioni e sfide nuove, utili alla persona.