“Per stare dentro la Storia con la s maiuscola bisogna vivere, toccare, ascoltare, osservare tante storie con la s minuscola”.
È con questo intervento di Gigio Rancilio che venerdì 16 si è aperto l’incontro presso l’Auditorium del Salone del Libro di Torino per la presentazione di Una storia-Autobiografia (Mondadori) di Luciano Ligabue. I due ospiti dell’evento, il cardinale Matteo Maria Zuppi e il cantautore in veste di scrittore, hanno condiviso con il pubblico alcune esperienze di vita, dai lutti che li hanno segnati nel profondo fino ai piatti che gli ricordano casa.
Questo tuffo nel loro passato e nella loro quotidianità ci ha permesso di comprendere l’importanza di conoscere l’altro e le esperienze che non vivremo ma che, forse, avremmo potuto vivere.
È necessario creare un senso di solidarietà che arricchisca la dimensione umana e spirituale e faccia sentire meno soli, costruendo una comunità in cui l’“io” e il “noi” si uniscano migliorandosi a vicenda.
D’altronde, come ci ha ricordato Zuppi, “l’essenziale è invisibile, ma serve al cuore per vedere e per capire chi siamo noi e chi sono gli altri nella quotidianità”.