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“Sei un prodotto della paura”, la frase più celebre di “Donnie Darko”.
Il film tratta di un adolescente che ogni notte si ritrova faccia a faccia con un coniglio mostruoso, ed esso gli annuncia la fine del mondo.
Le visioni sono frutto del disturbo schizofrenico del protagonista, ma solo alla fine del film ci viene svelato che quel coniglio mostruoso è solo un costume di halloween indossato da un ragazzo, un ragazzo di nome Frank che Donnie ha ucciso e visto morire con un suoi occhi, dopo che Frank uccise la fidanzata di Donnie, questo avvenimento lo segnò a vita.
Ho percepito molte somiglianze tra Donnie Darko e “Il corpo” di Stephen King, sia per gli avvenimenti che terrorizzano il gruppo di amici in cerca del cadavere, sia per il modo in cui questi avvenimenti cambiano la vita a tutti, portandoli in un processo di continua decadenza che li accompagnerà fino alla morte, il loro futuro è stato stabilito con il ritrovamento del cadavere e tutto il viaggio per raggiungerlo? o forse è stata solo colpa dei loro genitori?
Nessuno dei protagonisti viveva in un ambiente familiare ideale per una buona crescita: il padre di Teddy era tormentato dai ricordi della Seconda Guerra Mondiale e spesso sfociava in comportamenti violenti verso il figlio, nonostante ciò Teddy lo considerava un eroe,
Chris è cresciuto con un padre alcolizzato e violento che ha in seguito influenzato anche i suoi fratelli, viveva in una famiglia di criminale e perciò era spesso vittima di pregiudizi negativi da parte di adulti e ragazzi,
Gordie ha perso suo fratello maggiore e si è sempre sentito in difetto rispetto a lui, inferiore del fratello che i suoi genitori amavano con tutto cuore.
La paura li ha inevitabilmente cambiati, sia durante l’infanzia che durante il viaggio verso il corpo, il futuro è stato scritto dal passato e quello che è successo non si può mutare.
La presenza del treno è molto importante all’interno del libro, e a mio parere assume molti significati: esso è la causa dell’evento principale della narrazione, ovvero l’omicidio che smuove tutto, il treno come la morte può colpire chiunque, anche dei giovani ragazzi come Ray Brower, in questo caso il mezzo ha un ruolo distruttivo, catastrofico,
può rappresentare anche un viaggio simbolico, sia quello fisico intrapreso dai ragazzi nella storia sia un percorso emotivo e spirituale, la crescita morale dei protagonisti, un viaggio che nessuno può fermare in cui il capolinea è l’età adulta o il termine della vita.
“IL CORPO” IN MUSICA
https://open.spotify.com/playlist/3BreJ0nnCZoC6ZspO2GXLP?si=mpkCk10fTZWQd8ZGeCYmbQ&pi=_I66xfcZTQGtQ
In questa playlist sono presenti 3 categorie di canzoni
- Tutte le canzoni citate da King all’interno del libro, canzoni che ci fanno sentire più vicini agli anni in cui è stato ambientato il racconto
- Le canzoni presenti nel film di “Donnie Darko”
- Canzoni che io ho associato al messaggio principale del libro, alcune di esse citano un’adolescenza difficile, il sentirsi incompresi (come Jeremy o Pieces) la crescita e il cambiamento (Il mio corpo che cambia-litfiba), la malinconia che si prova verso gli anni in cui si era ancora dei ragazzi (come 1979 degli Smashing pumpkins) o il lutto (Gone away-offspring)