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Stephen King è uno degli scrittori più celebri dei nostri tempi, noto principalmente per i suoi romanzi gialli, thriller e horror; si può definire un vero e proprio genio in questi ambiti, in quanto egli riesce a intrecciare la parte soprannaturale con la psicologia dell’uomo in trame coinvolgenti e uniche. Nel romanzo “Il corpo” ci sono tutti questi aspetti.
Analizzando questo libro, si possono immediatamente riconoscere i protagonisti di questa storia, che sono quattro ragazzi. Il primo è Gardie, il vero protagonista, un ragazzo sensibile, introverso ma allo stesso momento tenace, con un’infanzia molto complicata, segnata dalla morte del fratello maggiore, Denny, in un incidente stradale e un rapporto quasi inesistente con la sua famiglia. Il secondo ragazzo è Chris, il quale è molto maturo, riflessivo e talmente altruista che assume un ruolo fondamentale nel gruppo per i suoi amici; anche in questo caso si parla di un rapporto molto difficile con i suoi familiari. Il terzo ragazzo è Teddy che al contrario dei primi due è molto impulsivo e imprevedibile; questi comportamenti sono dovuti a una situazione familiare molto complessa, soprattutto per quanto riguarda suo padre, un uomo molto violento, il quale ha anche cercato di ucciderlo. Teddy si ritrova spesso nei guai, come si può vedere leggendo la storia. Infine l’ultimo del gruppo è Vern, il più timido e ingenuo del gruppo.
Dalla descrizione dei personaggi emergono dunque situazioni molto complesse che portano a condizioni molto difficili e delicate. La vicenda prende le mosse dalla decisione dei quattro ragazzi di partire per un breve viaggio, colmo di peripezie, alla ricerca del corpo di Ray Brower, un ragazzo scomparso. In questo viaggio ognuno di loro cresce moltissimo interiormente, poiché si tratta di un’esperienza molto travagliata che li porta a confrontarsi con temi duri per la loro età, come quello della morte e dell’estrema paura che si può provare vedendo un amico in pericolo.
È un libro molto dettagliato, proprio per questo non si corre il rischio di non comprendere i passaggi, poiché vengono perfettamente spiegati dall’autore; durante tutta la lettura non si aspetta altro che conoscere ciò che sta per avvenire, anche grazie all’estrema accuratezza con la quale questo libro è stato scritto, che porta il lettore a non annoiarsi mai in nessun punto del romanzo.
Durante tutto lo svolgimento della storia, si presentano molte peripezie e colpi di scena, come l’incontro inaspettato per alcuni di loro, con un altro gruppo, il quale complicherà ulteriormente i pianti dei giovani protagonisti.
Il finale non delude: si può considerare commovente e allo stesso tempo malinconico. Il fatto che sia raccontato da Gordie in prima persona, quando ormai si trova in età adulta, gli conferisce un sapore introspettivo e riflessivo, dato che si rende conto che questa esperienza, appartenente alla sua gioventù, è ancora l’esperienza più bella e significativa della sua vita, che è stata in parte anche cambiata e migliorata da essa.