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Nel racconto “Il Corpo” di Stephen King, quattro ragazzi, Gordie, Chris, Teddy e Vern, intraprendono un viaggio alla ricerca del corpo di un coetaneo scomparso. Questo viaggio diventa il mezzo per esplorare un mezzo con cui esploreranno un profondo legame di amicizia che li unisce e con cui affronteranno insieme le sfide dell’adolescenza. L’amicizia tra Gordie e Chris è particolarmente significativa. Gordie, che ha problemi familiari causati dalla morte del fratello, trova in Chris un punto di riferimento stabile. Chris, nonostante provenga da un contesto familiare difficile, offre a Gordie il sostegno emotivo di cui ha bisogno. Questo legame dimostra come l’amicizia possa rappresentare una forma di protezione e di crescita personale. Anche Teddy e Vern, pur con le loro fragilità, partecipano al gruppo con un ruolo importante. Teddy è impulsivo e tende a nascondere il dolore dietro comportamenti esagerati, mentre Vern è più timido e insicuro. Nonostante le differenze, i quattro ragazzi si accettano a vicenda e formano un gruppo unito, dove ciascuno può essere sé stesso senza timore di essere escluso.
Questa storia fa riflettere sull’importanza dell’amicizia vera, quella che si basa sulla fiducia e sulla condivisione delle esperienze. Rispetto al passato, oggi l’amicizia tra adolescenti è influenzata anche dalla presenza dei social network. Se da un lato questi strumenti permettono di restare in contatto, dall’altro rischiano di rendere i rapporti più superficiali. Le relazioni virtuali possono creare un’illusione di vicinanza, ma difficilmente sostituiscono l’esperienza concreta del vivere insieme momenti significativi, come accade nel racconto di King. Anche io ho un gruppo di quattro amici con cui condivido momenti importanti della mia vita. Uscite, viaggi, confidenze e anche discussioni: tutto questo contribuisce a rafforzare il nostro legame. Proprio come il gruppo di amici del libro “Il Corpo”, abbiamo imparato che l’amicizia vera è fatta di presenza, ascolto e sostegno reciproco, elementi che non possono essere sostituiti da un semplice messaggio o da una storia pubblicata online. Per questo credo che le vere amicizie, come quelle raccontate da King, siano ancora più preziose oggi: quelle in cui ci si guarda in faccia, si parla davvero, si condividono esperienze concrete e non solo messaggi. Il viaggio dei quattro ragazzi mi ha fatto capire quanto sia importante costruire rapporti autentici, anche se oggi sembra più difficile. In conclusione, “Il Corpo” di Stephen King ci mostra come l’amicizia tra ragazzi sia un elemento fondamentale nel percorso di crescita. Attraverso il sostegno reciproco e la condivisione delle esperienze, si costruiscono legami duraturi che aiutano a superare le difficoltà e a diventare adulti più maturi e consapevoli, un insegnamento ancora valido anche nel contesto della società odierna.