È passato un solo giorno dalla presentazione alla stampa della trentasettesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, annunciata il 18 febbraio nel Museo dell’Automobile di Torino. È passato un solo giorno e già il gruppo di lettura del Bookstock si si è riunito per discutere e pianificare cosa farà (anzi: cosa faremo) quest’anno al Lingotto. Entusiasmo e curiosità; questi gli stati d’animo che traspaiono dagli occhi di tutte e di tutti. E siamo ancora più entusiasti per il fatto di avere con noi oggi, oltre al coordinatore Andrea Falcone e alla curatrice del Bookblog Augusta Giovannoli, la direttrice editoriale Annalena Benini, da due anni alla guida del Salone, che ci ha parlato di cosa si cela dietro alla scelta del soggetto di quest’anno.
Mentre il programma giornaliero e la lista completa degli ospiti della più importante fiera dell’editoria italiana sono ancora in fase di definizione, il titolo è stato svelato: “Le parole tra noi leggere”. La lettura corretta è leggére, ma si può anche pensare, perché no, che si possano lèggere tra di noi le parole.
Se l’anno scorso prestava il titolo la raccolta “Vita immaginaria” di Natalia Ginzburg, quest’anno l’ispirazione arriva dal romanzo di Lalla Romano pubblicato nel 1969, che a sua volta è la citazione di un verso della poesia “Due nel crepuscolo” di Eugenio Montale.
Il romanzo ruota intorno al rapporto tra una madre e un figlio, e ricercando la verità, poetica ed esistenziale, mette a nudo tutte le difficoltà della crescita e del confronto. Si prospetta quindi un Salone che dedicherà ampio spazio non solo ai giovani, che avranno a disposizione il padiglione del Bookstock, ma anche all’incontro tra le generazioni. Proprio dall’attenzione a questi temi nasce la nuova sezione tematica Crescere, curata dallo psicoterapeuta e saggista Matteo Lancini, dedicata all’età dell’adolescenza ma anche al valore delle relazioni, come ci ricorda il manifesto di Benedetta Fasson, che rappresenta un abbraccio, un sussurro di parole, tra due figure che potrebbero essere amiche o amanti.
Nelle prossime settimane, nei prossimi tre mesi, ci confronteremo sui nomi, sulle vite e sulle idee degli autori e delle autrici che parleranno insieme a noi al Salone, di fronte al pubblico. Con la testa piena di idee, ci mettiamo al lavoro, e non ci resta che dirvi: ci vediamo al Salone!
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