Cronache, Internazionale Ferrara 2024

La rivoluzione dell’affettività


Sara Sfarra, Sophie Soffritti

L. Ariosto - Ferrara

Il 4 ottobre 2024 Carlotta De Sanctis, Giulia Galzigni e Irene Manganini hanno presentato il loro progetto Il cuore scoperto, la versione italiana del podcast francese Le Coeur sur la table di Victoire Tuaillon. L’idea nasce dalla necessità di Giulia Galzigni di rendere più accessibile al pubblico italiano i temi trattati nel podcast. Durante questo incontro le ideatrici si sono confrontate con la giornalista Annalisa Camilli e la scrittrice francese Maïa Mazaurette.

Il primo tema trattato durante la conferenza è stato quello della “scala mobile relazionale”, ovvero l’idea secondo la quale, se non si seguono i passi canonici dell’avanzamento di una relazione considerata normale, ci si sente in difetto e la si vede come una sconfitta personale e di coppia. Annalisa Camilli esprime il suo sostegno per questo progetto sottolineando come sia importante al giorno d’oggi ampliare il concetto sociale di famiglia tradizionale, soprattutto in questo momento storico in cui questo modello viene sentito quasi obsoleto. Maïa Mazaurette racconta come sempre più persone siano in grado di reinventarsi e ridefinirsi, e che in un paese come la Francia sono sempre più comuni forme di affettività che si distaccano dal concetto tradizionale di relazione.

Il secondo argomento discusso è stato il concetto di dolore come una emozione negativa dalla quale bisogna proteggersi. “Nessuna pratica di libertà è senza un prezzo”, ha affermato in proposito la giornalista, aprendoci lo sguardo sulla tendenza delle persone oggi a cercare in altri un aiuto nei momenti difficili della loro vita. La giornalista rimarca come si cerchi una scappatoia dal dolore mentre, per riuscire a scoprire una nuova versione di sé stessi, è necessario perdere chi eravamo e questo è un processo che non può essere scisso dalla sofferenza. La scrittrice francese esprime una sua opinione sul concetto di monogamia, che secondo lei, è una forma di affettività destinata all’estinzione. A causa di questo cambiamento la società attuale ha la sensazione che si siano introdotti dei nuovi tipi di relazioni mentre invece, nella realtà, sono modelli che si sono già affermati nei decenni scorsi, ma che solo al giorno d’oggi stanno prendendo un posto nella concezione “normale” di famiglia. 

Nella terza parte dell’incontro, Annalisa Camilli afferma che durante la pandemia ci si è resi conto che tutte le relazioni sociali che ci fanno sentire parte di una comunità sono importanti, e che molti di questi legami non sono condivisi dalla società: non sempre i membri della nostra famiglia sono i membri fondamentali della nostra comunità: spesso sono le relazioni amicali che ci aiutano nei momenti di solitudine o di difficoltà. La giornalista racconta anche che in un’inchiesta si è resa conto che i giovani hanno un approccio a tratti traumatico  con i rapporti sessuali e si è chiesta se questi siano considerati necessari per creare connessioni profonde con i propri partner. Maïa Mazaurette espone un dibattito sorto in Francia, dove molte donne stanno cominciando a distaccarsi completamente dal mondo maschile per favorire la convivenza esclusivamente con altre donne. La scrittrice sottolinea come il dare importanza ai rapporti amicali non debba portare ad un completo distacco da qualsiasi rapporto romantico.

Le autrici concludono con queste due frasi: “Dobbiamo evitare qualsiasi forma di cauterizzazione nei confronti dell’amore. Siamo esseri anfibi, stiamo attraversando una trasformazione che ci espone alla fatica, ma che non è una scusa per sottrarci alle relazioni” e “Abbiamo ereditato una cultura sessista, ma un’eredità è un punto di partenza, non un macigno sulle nostre spalle ed è compito nostro modificarla. Per combattere le violenze dobbiamo essere noi a ribellarci a questi comportamenti, per emanciparci, così, dal pensiero e dalle azioni patriarcali”.

 

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