Come di consueto, gli organizzatori si ritrovano l’ultimo giorno di Salone per trarre le somme della kermesse. L’incontro si è tenuto in sala oro, appena fuori dall’Oval Lingotto, ed è stato un concentrato di ringraziamenti e applausi accompagnati dalla rassegna di numeri lusinghieri che raccontano il successo dell’evento internazionale che ogni anno la città di Torino ospita.
“Siamo entrati in un’altra dimensione, è cambiata la scala di valori, di qua al prossimo anno dobbiamo pensare a un Salone focalizzandoci di più sui servizi annessi” è stato l’esordio. Non manca quindi la consapevolezza di dover migliorare tutto ciò che ruota intorno al Salone, il settore logistico e le attività dell’indotto economico che non sono state facilitate dal maltempo. Non è un evento completamente maturo perché maggiore attenzione merita lo spazio dedicato agli ospiti internazionali: infatti sapere che il Salone è un evento a vocazione sovranazionale gratifica, ma allo stesso tempo responsabilizza. E di responsabilità parla anche il direttore Nicola Lagioia che, salito sul palco, saluta un mondo che l’ha visto protagonista per sette anni prima di passare il testimone alla neo-direttrice Annalena Benini: “La mia esperienza è stata da civil servant, tutto quello che è andato male è colpa mia, ciò che è andato bene è merito del comitato direttivo”, con l’umiltà propria che contraddistingue chi vale. “La forza del Salone”-continua il direttore-“è la sua indipendenza, resa possibile dalle case editoriali che garantiscono il pluralismo delle idee”. Sulle polemiche sollevatesi nei giorni precedenti sull’edizione di quest’anno, Lagioia è chiaro: se il tema è il gioco della torre, è meglio un Salone un po’ contestato, ma di grande successo di uno accomodante meno memorabile.
I numeri di quest’anno registrano la partecipazione di 215 mila persone totali, di cui 62 mila nella sola giornata di sabato. L’80% dei biglietti è stato venduto online, contro il 74% dello scorso anno e sono in crescita anche tutti gli altri indicatori. Le visite e i soggiorni a Torino dalle regioni limitrofe al Piemonte in questi cinque giorni sono impennate: +96% dalla Lombardia, +93% dall’Emilia Romagna, +92% dalla Liguria e +130% e 120% dal Veneto e dalla Toscana. Sul palco sono poi saliti oltre ai già citati Lagioia e Benini, Giulio Biino, presidente della fondazione dei Circolo dei Lettori, Piero Crocenzi, amministratore delegato di Salone del Libro SrL e Vittoria Poggio e Rosanna Turchia, assessore alla Cultura rispettivamente della Regione Piemonte e della Città di Torino. Tra ringraziamenti e reazioni entusiaste per il successo da record, è stata la nuova direttrice Annalena Benini ad anticipare le date del prossimo Salone del Libro che si terrà dal 9 al 13 maggio 2024.