Un libro, una canzone, una casa editrice: tre modi diversi ma ugualmente efficaci per raccontare il piacere e l’importanza del viaggio.
Il 20 maggio 2023, Lonely Planet festeggia i suoi cinquanta anni presso la Sala Oro del Padiglione Oval, in un dialogo tra il suo fondatore Tony Wheeler e il celebre cantautore Vinicio Capossela.
Ѐ con il romanzo Il tempo dei regali di Patrick Leigh Fermor che Vinicio Capossela incontra la letteratura del viaggio e ad esso si ispira per la composizione della sua omonima canzone. Il viaggio è in grado di mostrarci la meraviglia e di farci apprezzare il piacere di un tempo non corrotto, che giunge a noi come un vero e proprio regalo e arricchisce la nostra vita.
Di questo Wheeler e la moglie Maureen sono convinti testimoni ed è proprio così che nasce Lonely Planet, grazie al loro impegno e, soprattutto, alla forza e alla perseveranza della moglie stessa. Questo è un perfetto esempio di ciò che intendeva Vinicio Capossela con le parole: “Da soli si va più lontani, ma in due si va più a fondo”. I viaggi davvero significativi, infatti, sono in grado di farci ri-leggere il mondo, come sotto una nuova luce, e lasciano in noi qualcosa che faticherà ad andarsene. Il viaggio ha dunque tante facce, a volte anche difficili da esprimere, ma l’importante è affrontarlo con itchy feets (piedi che prudono) e dunque con la consapevolezza che “da qualche parte stai sempre andando”.
Ѐ proprio vero, tutti noi lasciamo il nostro segno nel mondo, un’impronta che se ne andrà difficilmente, forse anche troppo: il turismo ha infatti un impatto sempre più distruttivo sull’ambiente, ma, ci ricorda Wheeler, possiamo ancora trovare luoghi incontaminati, semplicemente spostandosi un passo oltre i luoghi più frequentati. Nonostante si tenda sempre più a preferire le rotte prestabilite, già note, il bello sta anche nell’incertezza e nella scoperta di panorami nuovi e inaspettati.
Il viaggio ci permette così di affrontare il piacere della scoperta e della novità, ma ci costringe anche a fronteggiare l’imprevisto. Ed è allora che i consigli di Tony e la musica di Capossela accorrono in nostro soccorso perché, come ricorda il cantautore stesso, “cantare è sempre un modo di farsi coraggio”.